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   soggiunge il Cirillo , fuma fotte anco altre for-» terze f e particolarmente una in Campo di fos-M §a, ne perciò si restava che di continuo nou. » si commettessero scelleraggini d'ogni sorta eoa » spesse uccisioni d' uomini ». Però non molto, dopo perchè i militi che le custodivano commetr tevano scandali e disordini senza numeronel i4'7 si determinarono i cittadini di rovinarle ambedue dalle. fondamenta* — Il Re Alfonso t Aragonese addì 8 Agosto i443 trasse in Aquila anch' egli, ove fu ricevuto con grande onore ( secondo che lo* apprendiamo da Salvatore Masso-nio ) e soccórso di molto danaro ; e nel 149^ la Regina Isabella d' Aragona , a cui facevano accompagnatura gran numero di Baroni e perso-r naggi del Regno e di Spagna , con le divise di umile pellegrina si prostrava innanzi le ceneri del serafico eroe S. Bernardino .da Siena. Che anzi gli Aragonesi re di questo regno 9 i viceré, i principi , i generali, in breve ,ogui qual volta il nostro Regno cangiava dinastìa., dopo 1$ conquista nott lasciavauo i . novelli Sovrani di recarsi in Aquila , siccome già si erauo condotti in Napoli* È a dire ancora che nobili compa-gnie di cavalieri , molto popolo recando palme nelle mani e carolando a festa, gli fecero sempre splendile onoranze ; siccome potrebbe dimostrarsi a chiare note con la Descrizione del magnifico apparato delt entrata fatta in àquila ai 18 maggio tSgó da S. A. Serenissima Margherita di Just via per Marino Caprucci. La quale se amasse questo soggiorno nou fa. di qui recitare ; mentre ognuno conosce che Margherita d'Austria profuse tesori per farvi una Villa , nel locale propriamente detto la Cascina•
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