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   Fiorentini , Lombardi , Albanesi ed altre città d* Italia , sia ancora con i Francesi e Tedeschi principalmente. Tra le arti la più famosa era quella della lana, e per la quale in Italia e ol-tremouli aucora aveva l'Aquila non piccolo vanto.. Però è che Ladislao e Giovanna II concessero privilegio a que9 cittadini che avevaoo ragione in essa di eleggere due consoli , un notaro ed altri otto dell' arte ; i quali rendeauo le loro sentenze di tributi e pene nel palazzo dell'arte medesima , con facoltà di richiamarsi di queste al suo Sindaco, senza più. — Ricca dunque al pari d'ogni altra città Italiana per istituzioni scientifiche e civili , i suoi prodotti circolavano non solo in tutto il Regno ma anche nell'estero, e fuvvi un tempo iri cui Firenze mandava giovani in Aquila per ammaestrarsi , tra quali un Bernardo Segni. Le sue lane, i zafferani, le tele, la carta , i cuoi , le tanto rinomate corde da Vio!iuo o viola , i metalli , le macchine e gli opifici, che assai contribuivano alla prosperità del paese , ancora sarebbero rinomate se i forestieri non fossero velluti ad avvilirle. Per l'eccellente qualità di squisitissimi vini ( oltre che Ovidio Silio Italico ed Orazio diedero vanto quasi solamente ai nostrali , e Plinio disse che di questi soli imhandivausi le mense imperiali ) anche oggi sarebbe la capitale fornita di vini non già falsificali con le più disacconce e uocive sostanze , ma puri e benefici, quali li fece natura ristretta da sapientissima arie. Nè qui vuoisi omettere I' eccellenza dei grani , la studiata agricoltura , il produttivo commercio , la famigerata pastori-, le pregevoli arti all' uuian vivere convenienti , la uostra terra ricca a dovizia dei pie-
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