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cipui doni di Poniona e di Flora, e mille e mille altri prodotti ed industrie che qui lungo sarebbe, anzi impossibile annoverare. lutine ( poste dall' un de lati le nobilissime progenie dei Colonna di Roma e degli Ardinghelli provenienti da Firenze ) numerose famiglie di Albanesi, Tedeschi, Fraucesi, Lombardi, abbandonate le terre natali, si portavano con ansia nella città di Aquila ; sia per farsi qui commode nell' avere , sia più de9 Lombardi a'quali il fabbricato aquilano va debitrice del buon gusto e della maravigliosa stabilità ; ed è a dire che tutti, dimentichi del patrio soggiorno , si tennero a grau ventura di essere ascritti all' Aquilana cittadinanza (i).
Cospicua quindi nel reguo la città di Aquila, era già in quel secolo fortunato che a ragione occupa onorifico posto, nei fasti delle scienze e della filosofia (2); allora quando conosciutisi i ragiona-
(1) Per convalidare questa nostra assertiva è a sapersi, che i Milanesi ancora hanuo la loro Cappella nel Duomo con V arma della nazione , e dedicata a S. Carlo ; i Francesi ebbero nella Coucezione la Cappella di S. Ludovico ; i Tedeschi avevano in S. Agostino la loro Cappella sacra a S. Barbara , e gli Albaoesi in S. Bernardino.
(2) Non v' ha chi ignori fra quanti nelle erudite iu-chieste si piacciono , che il secolo XVI fu il secolo veramente d' oro per le lettere , il secolo di Alessandro e di Augusto e la lieta stagione delle muse. — Scacciati negli anni precedenti dalla Spagna tutti gli avanzi delia gente saracena, ed unite in un sol capo le corone dei vari regni di quella nazione, furono queste alla casa d1 Austria trasferite , e Carlo V le forze abbracciando della Spagna , delle Fiandre e dell'Impero, fece cambiare di aspetto il governo di tutta Europa. Francesco I liberò la corona di Francia dalle dure catene di cai
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