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i passi piti poricolosi e pia esposti alle nimiche offese, l'inaudito valore col quale sostennero e rivendicarono i diritti di Giovanna contro il con-dottier da Monlone , l'alacrità e 1' ardire che opposero , quando clie il poterono ai nemici del regno e del Sovrano. Non fu Principe della Re* gal dinastìa regnaute , che quivi si recasse , il quale nou venisse accolto con quelle dimostrar lioni di riverenza di letizia di affetto, che chia? ro appalesano le anime dei soggetti inverso i loro signori. Al 1401 affine di mettere in accordo fra loro le parti ni miche e faziose , mosse all'Aquila il Re Ladislao e vi fu accolto come il messo del culo come I' angelo della pace* q lutto venne eseguito , che a lui piacque comanda* re e disporre. E nulla di manco a svelar . chiaramente l'indole, e il cuore lestissimo di un popolo ci sembra uiun fatto Valere per avventura quanto il presente.
Era Carlo d' Angio accampato su le pianure di Tagliacozzo contro il formidabile esercito di Corredino, -e poiché alcuni Baroni e nou poche città tra per timore e per malo animo gli si erano ribellate, gli venne all' orecchio avere gli Aquilani fatto lo stesso : però egli recatosi in fretta a quella volta, doma odo sconosciuto alla guardia di porta Bazzano come stesse la città iu apparecchio di, guerra, e per cui si tenesse ; e avutone che per lo Re Carlo, al cui cenno avrebbe essa mostrato quanto sapea essere e magnanima e leale : Carlo diessi a conoscere e dimandò rinforzo di gente e proviggioni di vettovaglie. Chi avrebbe mai creduto ! una numerosa schiera di donne senza por tempo iu mezzo , petvhè nou venissero impediti quelli che
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