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molte Squadre di fanterìa , gli Aquilaui dall'altra parte :
rinchiusi alla chiamata » Non obbedian per anco , e ad un agguato » Armavansi di cheto. In su le mura » Le care spose , i fanciulletti e i vegli *> Fan custodia e corona ; e quelli intunto » Taciturni s'avanzano........(i);
ma quando fur giunti presso alle mura , escono in gran numero a sostare la straniera ferocia , combattendo fortissimi, e mostrando esser proti-ti a far co' petti propugnacolo alla patria terra ; sicché a passo di carica gli assalgono , gli respingono, e dopo aspro battagliare atterriti i Brac-ccschi ristettero. — Ed oh ! come è bello il vedere una italiana città far testa essa sola ad un prepotente esercito*, a fine di mantenersi ne'pro-pi i dritti 9 e procacciarsi cosi la splendida testimonianza della storia 515 Quando comprende il Capitan generale braccio , che per gli aquilani stava la fiducia della vittoria , e che 1 Aquila aveva i fulmini negli artigli. Ma se allora si ritrasse dal conquisto, pure non ristè di condurre ad oste il numeroso esercito nelle ville circostanti , per indi farsi signore di quelle; tra perchè, e* diceva , occupatele, punto non possouo i \a-lorosi cittadini aver vettovaglie od altro. Ciò egli tenea per fermo avendo spedita sua gente* al vicino paese di Pagatiica , castello assai grande e fortificato ; il quale sebbene gli facesse luti-
(t) Omero Iliade Lib. itf. traduzione di Vincenzo Monti.
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