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Durazzo , quelle gli Aragonesi , non poche gli Ungheri • tulle i Pontefici col volger de'tempi apportarono disturbi dr uccisioni , furti , incendi ; a the si univa il timore , veggendo alle spesse morti seguiBe le continue taglie e le riccie il rampo di battaglia dei pretendenti principi di Hab-sbourg e di Boi bone. Durante la sanguinosa lotta , che continuò il tfrzo del secolo , dubbiosi successi lasciarono talvolta V Austria , e talvolta i Borboni superiori. Finalmente alcuni trattati condussero uno scioglimento ; 1' Italia , eccetto gli stati del Papa , il ducato di Modena » le repubbliche di Venezia e di Genova , fu divisa Ira i monarchi d1 Austria 9 di Spagna e di Savoja. Carlo Borbone infante di Spagna ebbe il Regno delle due Sicilie, Filippo altro infante di Spagnai ducati di Parma e di Piacenza , la casa imperiale d' Austria prese il gratf ducato di Toscana , i ducati di Milano e di Mantova e le loro dipendenze ; e diedesi finalmente l'isola di Sardegna , il ducato di Monferrato , il terzo del ducato di Milano e molti altri distretti al duca di Savoja. La pace venne dietro a queste convenzioni ; ma verso la fine del XVIII secolo, anno 1796 , le prospere imprese del geoeral Bonaparte recarono in Italia , come in tutta Europa , i più impreveduti mutamenti , e misero in poter della Francia , quasi a dire , l'Italia intiera. Però caduto P impero Francese nel 1814 ? e dopo che il grande agitatore fu mandato ad espiare P immensità del suo genio sopra uua rupe solitaria del mare Atlantico, quasi tutti i Sovrani d Italia si ristabilirono ne9 loro domini ; ma non videro, la trasformazione che aveva subito la società , e posero in non cale i nuovi pensieri eh' erano nati ne'popoli la mercè della gallica libertà. In questo da una parte le citta con rinascenti agitazioni manifestavano il loro malcontento, dall' altra i Sovrani adunati al congresso di Vienna posero un ben fondato antemurale a1 loro desideri. Venne finalmente il e 8C ,I° le bandiere
di Pio IX l'Italia, Sibbene 11011'educata a governo libero , si riforma , e grida con Cesare Cantù intira la nazionalità e larghissima la libertà.
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