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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   disciplina militarli famosissimi ; sia più da' cittadini e da.quelli del contado, ^11 orche machinando T uno contro all' altro per (ini privati , devastavano Torri, Cittadelle e Bocche senza numero, Non così pelò è da tacere 1' avvenimento del 14.80 , allora quando avvenne la nota congiura de9 Baroni contro il Re Ferdinando, cagionata per l'odio che portavano ad Alfonso Duca di Calabria figliuolo di detto re. — In questo , saputosi dal Duca di Calabria che co' Baroni era collegato il Pontefice Innocenzo Vili , e tra perchè Aquila era città frontiera uè'confini ; però a lui conveniva premunirla ed assicurarla innanzi ogn'altro. Giuuto infatti Alfonso a Civita di Chieti , fece chiamare a se il Conte di AJontorio Pietro Camponesco ( quel Camponesco appunto clic , al sentenziar di Camillo Porzio , era tanfo potente che quasi ne aveva preso il principato ), e quivi medesimo 1' imprigionava , uni la mente a due suoi figliuoli che seco condusse. » A tale novella ( qui soggiunge il dotlissi-» mo Callo Franchi ) V Aquila si sollevò , e » vieppiù si accrebbe lo sdegno contro il Duca » di Calabria , allorché pose dentro sì ampia » Città il debole presidio di due ale di soldati» *> Quindi gli Aquilani spedirono i loro inviati al n detto Pontefice Innocenzo Pili, affinchè sot-» to il suo dominio avesse accolta la Città. Fu » l'invito graziosamente ricevuto dal Pontefice % » memore delle antiche pretensioni su i Contadi » di Amiterno e Forcona. Persuase loro , che » prendendo in un certo tempo le armi , si » scuotessero dal giogo del Re. In fitti a veti-» do gli Aquilani ammazzati i soldati del Pre-» sidio co' loro Ufliziali , si rimossero dall' ubbi-