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scioperalo ne segui le parti. E davvero, ottomila guerrieri di nazioni varie, insolenti e discordi, Italiani , Spagnuoli , Tedeschi, Francesi portatisi nella città , per ben sette giorni consumarono presso a centomila ducati. — Immense gravezze le furono .cziaudio recate sì nel 1734 , allorché per la guerra di Velletri ebbe questa città il quarlicr generale delle truppe Austriache e delle Spaglinole ; quanto al cadere del XVJII secolo , anno 1798 , in cui i soldati Francesi , irrompendo dalle Alpi , si erano dispersi per queste nostro contrade, promettendo franchigie ed angariando i popoli. Non pochi del nostro contado , cui. erano misti alquanti Aquilani , amando di preservare più la loro gloria e la giù* rata fedeltà al Sovrano , che le minacce e la vita , si opposero all'inimico esercito; e con tauto ardore impresero a difendersi, che più volte dai luoghi dn esso occupati lo ricacciarono. Ma i Francesi temendo di poter essere accerchiati e ridotti a bruito stremo, con tanti mezzi di conquista si munirono, che vi portarouo , quasi a dire , lo sterminio e la morie..... Le chiese divennero alloggiamenti e peggio, furono presi di mira gli onesti cittadini, e volle in beffe le ere* (lenze religiose. In breve era tulto un fremer d» «irmi ed uu' intristire di costumi, dappertutto stavano effigiate istorie di sangue e di morte , cadaveri pendeuti da laccio ahbominato e palchi di pubblica vendetta. Ed ho ! quanto costò ad Aquila il tenersi pel suo Re , e mostrare di non voler riconoscere Francia uè la bandiera di lei. Potrei aggiungere ancora che non mancarono epoche in cui taluni de'suoi figliuoli , snaturati e sconoscenti , volsero i loro barbari pugnali a
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