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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   Alessandro maestro, scultore egregio, che esegui lodati lavori nella famosa Chiesa Abbaziale di S. Giovanni in Venere. Visse nel XIII secolo, e fu autore del bellissimo loggiato e di altre opere di scultura, i di cui gloriosi avanzi si vedono tuttodì. Nel basso dello stipite della porta, che conduceva all'antico chiostro, è posta una epigrafe che ricorda il nome di questo artefice; è del tenore seguente:
   Anno Domini MCCIII Magister Alexander hoc opus (ecit.
   Amorelli Gdgi.iei.mo di S. Kusanio, fiorito nel secolo XII. Dipinse nel 1151 l'Abside e le pareti della Chiesa di Fossa, S. Maria ad Cryptas, pregevoli opere per concetto, e di sommo interesse per la storia dell'arte. Il soggetto di queste pitture, che rappresentano la Creazione ed il Giudizio Universale, è tolto dall'antico e dal nuovo Testamento.
   Vasta composizione, nella quale si vedono gli eletti col volto composto a sacro giubilo, ed i reprobi atterriti dalla sfolgorante luce divina; angioli che dàn fiato alle trombe, sepolcri che vengono scoverchiati; dannati che piombano nell'inferno, e l'Eterno Giudice in alto che premia e condanna a seconda de' meriti e de' demeriti di ciascheduno. Non possiamo certamente affermare che, quanto ad arte, queste opere sieno perfette; ma senza dubbio nell'aggruppare le figure, nella conoscenza non comune de' meccanismi dell'arte, nella poesia vera e sentita che emana dalla espressione de'volti, ne' varii atteggiamenti di gioja e di dolore, e nel ritrarre il vasto argomento, non come lo dipinge la fantasia di D.inte, ma secondo la leggenda cristiana, l'artista dette prova di gran sapere e di non minore ardimento, molto prima che il Bufalmacchi, il Signorelli, Margaritone, Orcagna e tutti gli altri che in appresso, ispirati al divino Poema, posero mano a rappresentare il finale Giudizio. E ben a ragione l'Ab. di Costanzo nel Discorso che precede il co-mento del Lombardi alla divina Commedia asserì, che queste pitture, di un pennello anteriore di assai a Dante, mostrano aver Fautore seguite le idee esposte nella celebre visione di Alberico ». Nella medesima chiesa di S. Maria si ammirano altre rappresentazioni appartenenti allo stesso pennello : due cavalieri vestiti alla foggia de' primi Crociati; alcuni agricoltori con i costumi del tempo ; tre