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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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maestri fonditori. In una campana della Chiesa di S. Vittorino si legge la seguente epigrafe col loro nome:
Ave Maria, grafia piena, Dominus tecum!
Mentem Sanctam, spontaneam, honorem Deo et patriae liberationem.
Anno Domini MCCCCCLXI Magister Joannes Bernardus et Gaspar de Aquila me fecerunt tpe. M. Jacob. Caseia (?). de Joanminico lar. Bernardin, d. ver. Camo (?)
Nò la Città di Aquila si reso solo illustre per opera di egregi maestri fonditori, ma per la sua famosa Zecca nitrosi, ove belle monete venivano coniate. Le prime zecche degli Abruzzi furono quelle di Aquila e di Sulmona, aporie per provvedere al bisogno de'traffichi ed alle paghe de'soldati durante il tempo che Ludovico d'Angiò e Carlo di Durazzo, accaniti rivali, tenevano accesa nelle nostre contrade la guerra civile, favorendo università e baroni quale l'uno e quale l'altro de'due pretendenti. Le monete che vi ebbero corso furono Voncia di conto in oro (1), il carlino o gigliato in argento, i soldi, i denari o denarelli, in varii nomi distinti, e di cui ci conservarono'memoria i cronisti aquilani. Ma le monete che, dentro i confini del Regno, si coniavano esclusivamente in Abruzzo, salva l'unica eccezione di Sora, per assoldare le truppe ed agevolare i commerci con i vicini siati della Chiesa, furono i bolognini e le celle, particolarmente descritti dal benemerito V. Lazzari (2). Niun documento esiste della originaria concessione della Zocca Aquilana; ma le prime monete portano il nomo ili un Ludovico d'Angiò, discordando i critici a quale Ludovico debba riferirsi, se al primo o al 2°. (3) Futi) Muratori Aut. Iial. M. E. VI, 502.
Boezio di Ruynaldo di Popplcto, delle ose dell'Aquila dal 1252 al 1362,
JJuratori ivi 031 e si>g.
'Antihiio di Boezio, ivi 7G5.
Ni'-olù di Poebona, Cr-mifa delle cose Aquilane, Muratori cfr. VI.
Francese') di Angelci 'li Bissano, Cro iaca delle aite dell'Aquila dal 1442 al 1485, Muratori, VI.
(2) V. Lussuri, Zecche e monete defili Abruzzi ne'Bassi Tempi, Venezia 1858.
(3) Vergaru A. Monete del Rc'jnn di Saputi da Ruggiero finn a Carlo VI, Roma 1715.
Mnrat. in Areelaii, De M> 'rtis Ituliae, M .liolani ]750 T. 1. tav. XXX.
Fi'sco, di alcune ,»o»etc sibilanti ulte di .Vapili, Annali di numismatica pubbli. • il Fiorelli, ltuma 1840, t. '.)4.