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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   « senza pari in Italia, perciocché elle son opere, a giudizio de'va-« lenti uomini, tanto meravigliose, che possono eguagliarsi alle « antiche » Anche il Pico ne'sui mss. lo chiama scultore eccellentissimo, et miraculose le sue opere. Il S.Sebastiano, da lui scolpito in legno nel 1478 per ordine di Giuseppe Caprini, è raffigurato sotto le sembianze di un giovane bellissimo e di forme perfette, con gli occhi rivolti al Cielo, con la bocca alquanto aperta ad esprimere dignitoso dolore e desiderio di una patria migliore.
   Questo capo d'opera, meraviglioso per perfezione di contorni, purezza di disegno ed eleganza di stile, vien ricordato nell' istru-mento del citato Agnifili con le seguenti parole: « Promissio confi-ciendi imaginem Sancti Sebastiani Sanctac Mariae de Succurso de Aquila. Const. Magister Silvester Jacobi de Sulmona civis Aquila-11 us promisit laborare imaginem S. Sebastiani ad similitudinem cum tabornaculo portis et suis historiis prò pretio ducatorum quinqua-ginta, solvendorum decem ab Abate dicti Monasteri et quadraginta a Dominio» Antonio Caprini d'Ariscula ».
   I citati Caprucci e Pico credono che Silvestro di Giacomo di So/mona sia diverso da Silvestro Ariscola: ma s'ingannano, perchè i due Artisti non sono che lo stesso individuo, giusta la popolare tradizione, e la testimonianza dell'Agnifili e dello stesso Cicogna-ra, il quale lasciò scritto (Tom. 2. lib. 4. Cap. 7): « Sembra da tutti « i documenti che questo Silvestro ebbe il cognome di Ariti schia, ovvero nacque in tale Castello Aquilano, dove suo padre * Giacomo, o 1' avo suo Paolo di Solinona eransi recati a far « dimora , facesse i suoi studi a Firenze, e lavorò poscia nella « facciata del famoso Duomo di Orvieto e nell'Arco di Castel Nuovo « a Napoli ».
   II nostro Silvestro esegui non poche altre opere : una statua in plastica della Vergine col Bambino Gesù , che si vede in S. Berardino, ricordata ùaN Agni/ili con queste parole: la figura di terra colla della SS. M. V. madre di Gesù Cristo,che sia al presente nella sagrestia di S. Berardino, la fece Monsignor Silvestro di Sol mona della Torre cittadino Aquilano, ad islantia di Madonna Vannuccia moglie et herede delti Venga della Genga perducaliOO, siccome appare da poliza di mano di Io Ant.di Co-lanlonio Morsico et di Iacomo Notar Nanni, et anco una poliza