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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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la, noi ignoriamo altri particoiari che mettano in miglior luce la vita, gli studi, gli allievi, 1' anno ed il luogo ove mori.
Ci resta solo ad osservare che a torto tutti i patrii scrittori, e coloro che si occuparono di Silvestro, gli attribuirono i lavori a bassorilievo eseguiti nell'arco eli trionfo di Alfonso di Aragona. Una importante notizia pubblicata dal carissimo, e non mai abbastanza compianto amico,CainilloMinieri-Riccio, c'informa minutissimamente di tutti gli artefici che lavorarono nell'arco di Castel Nuovo (1); ina tra essi non troviamo notato il nome di Silvestro.
Artusio o Artusi Giovanni di Piscina ne' Marsi, egregio scultore, fonditore ed intagliatore. Visse nel XVII secolo, ed intagliò per ordine di Alessandro VII insieme al famoso Perniili la Cattedra di S. Pietro, che il Corsignani (2) chiama nobilissima, dandone fuori nel tempo stesso la relazione.
Il Bonanni nella Storia della Basilica Vaticana cosi ricorda questo artista (3). Ut vero ejuspretiosiope) •is magnifteentia clai¦ius inno-tescat, in quo quatuor annos arti/ices consumpsere, idest ab anno 1073 ad 1007 non incongruum erit Ime adducere ingentes auri impensas in eo fabricando, quas e recenlioribus fàbricae computis in imam surnmam redegit eques Fontana, affirmans fuisse centum e septem millia quingenta et unum supra 500 scuta. Ex hac summa.... Joanni Artusio de Piscina artifici fu-soriae artis perito fuerunt erog.se. 29000 etc.
Attone di Ruggiero di Teramo, fonditore.Visse nel XIV secolo, e gettò verso il 1383 una grossa campana, che si vedeva nella torre della Cattedrale di Teramo. Ma cento anni dopo, 14S3, epoca della maggiore prosperità per Teramo, restaurata la torre, ed aggiunto alla medesima un prisma ottagonale con la soprapposta piramide, su cui fu piantata una sfera di rame dorato, sormontata da croce di ferro parimente dorata, venne essa fornita di una grossa campana, del peso di libbre undicimila, fusa dal francese Nicola di Langers, e per la quale s'impiegò 1' antica campana del nostro Attone, malconcia ed in più parti rotta. Intorno venne scolpita la seguente comune leggenda :
(1) Gli Artisti ed Artefici che lavorarono in Castel Nuovo al tempo di Alfonso I. e Ferrante I. d' Aragona , Napoli 186 —Si legga attentamente la pag. 1).
(2) Regia Marsicana, Napoli 1728, Voi. 2 pag 497.
(3) Bonanni, Capit. 23, pag. 112. Numismi. Sion. Pont. Roma 1696.