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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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       Ebbe il nome di Aprutina, e venne reputata una delle migliori e più armoniose d'Italia. Nella inaugurazione che se ne fece, un poeta compose i seguenti versi :
   Vivite concordes Therami populosa juventus ! Admonet hoc dulci nos Aprutina modo.
   En ea dulcisonat pariter dum percutit aera Convocai ad taudes quemlibet ipsa Dei.
   Horrida jam templum latus en si percutit haec est Ipsa aversa sona civibus arma parat.
   Ma a nulla valse l'esortazione racchiusa nel primo distico; perchè i Mezzaclocchi, rientrati in patria, ridestarono il furore delle cittadine discordie.
   Atessa di fra Tommaso, 1177. Fu monaco del celebre monastero di S. Salvatore alia Majella, ed esercitò in pari tempo con onore l'architettura, la pittura e la scoltura. Volle restaurare ed abbellire la Chiesa di Santo Stefano ad rirum maria, coinè si legge a pag. 7 della Cronaca dello stesso insigne Cenobio,ora nuovamente corretta e pubblicata dall' egregio e carissimo nostro amico, il Prof,Pietro Saraceni (1). Anno Domini MCLXXVII dominus Abbas Alexius resta uravit Ecclesiam,ct pingi fecit deinde Ecclesiam inferiorem per F. Thomam de Atissa Monachimi Sancti Salratoris in Magella. Renava vit edam in illa aitarla, etomavit variis marmoribus et musivis omamentis. Laborerium autem fecit magister Cataldus ue Tarexto (un altro ignoto Artista delle Provincie Meridionali) habila'.or civitatis Termulae. Qui etiam claustrum majus repara-rit et pulc/irum reddidit in omni parte.
   Questo Monastero diS. Salvatore sorgeva vicino alla Majella, tra Guardiagrele e Rapino, in fondo ad un' amena valle, non molto lungi dalla distrutta Città di Tazze. Fu fondato verso il mille, ed accresciuto di beni da un longobardo a nome Gisulfo. Ebbe l'onore di ospitare per qualche tempo quell'Abate Desiderio, che, salito poi al pontificato prese il nome di Vittore III, munifico e splendido protol-
   (1) Lanciano, 1877.