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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   tore delle arti nelle nostre Provincie. Il monastero venne in seguito arricchito di beni dal Conte di Loretello, da'Conli di Manoppello e da altri potenti signori Abruzzesi. Matteo de Capua, che noi abbiamo illustrato nel III Voi. de' nostri studi intorno a Castel S. Flavia-no, emanò nel 1460, mentre teneva l'ufficio di Preside degli Abruzzi, un decreto a suo favore: Papa Giulio III lo uni nel 1552 al Capitolo Vaticano, ed Urbano Vili nel 1630 l'aggregò all' Arcivescovado di Chieti. Venne soppresso nel 1808 da Giuseppe Bonaparte.
   Atri di maestro Rainaldo e M. Raimondo di Poggio, insigni architetti e scultori Abruzzesi, vissuti nel XIV secolo, ma ignoti del tutto nella storia delle Belle Arti in Italia.Monumento duraturo dell'ingegno eminente e della segnalata valentia di questi due nostri Concittadini è la Cattedrale di Atri, la quale resta nella sua interezza anche oggidi, oggetto di ammirazione per quanti pregiano il bello, ed è viva testimonianza della coltura artistica de'nostri Abruzzi, che non venne mai meno ne'fortunosi tempi medioevali.
   Questo splendido ed insigne monumento dell'arte Abruzzese (1) venne innalzato nel 1285, ossia trentaquattro anni dopo la concessione della Sede Vescovile alla Città, su altra Chiesa, probabilmente del IX o X secolo, come lo dimostrano alcuni affreschi che l'adornano, e che anche oggi in parte si conservano allo studio degl'intelligenti (2). Per la imponente massa, per l'aspetto maestoso e severo, per le belle sculture simboliche ed i finissimi intagli, va essa annoverata fra i più nobili monumenti delle Provincie Meridionali.
   La sua facciata, nella parte d'occidente, presenta, come la Cattedrale di Teramo, la forma quadrangolare, ed è costruita con larghe pietre d'Istria ben pulite e riquadrate: di linee semplici, ma eleganti e grandiose, viene adorna in mezzo da un'ampia finestra rotonda, divisa da dodici colonnette disposte in giro, e da un cornicione con elegante merlatura, che a guisa di sottile fregio la corona. La porta maggiore, l'unica di questa facciata, ha gli stipiti finamente intagliati con colonnine a spirale, che a quattro ordini disposto, sostengono i varii archi concentrici, i
   (li V. il nostro Cartel S. Flaviano ed i monumenti Artistici degli Abruzzi Voi. IV. pag. 60 e seg.
   (2) Questi affreschi ilei IX e X secolo sono importanti per la storia dell'arte.