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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   quali, girati a tutto sesto, van man mano degradando, finché leggermente si restringono nell'impostatura. Con inquisito magistero vi si vedono finamente scolpiti arabeschi, meandri, figure simboliche, cani, lucerte, pardi, sfingi e fogliami. A destra ed a sinistra de' capitelli delle colonne, due Agnus Dei, e nel mezzo, sull' alto della porta, l'immagine della Vergine sedente col Bambino in braccio, in figure terzine, le quali sculture, se non possono dirsi perfette in quanto ad arte, sono però piene di grazia e di sentimento. Tutto 1' edifizio é afforzato all' intorno da grossi pilastri: nel lato settentrionale si vedono due porte, senza alcun ornamento: nella parie meridionale ve ne sono tre, delle quali, una detta Sanici, si apre una volta 1' anno, il 15 Agosto, festività dell' Assunta. Sul massiccio architrave di questa si leggono appena, in lettere gotiche quasi del lutto cancellate dal tempo, alcuni versetti della Bibbia; e nel campo dell' arco, è bellamente dipinta a fresco la Vergine Maria e Cristo in trono, sotto baldacchino sostenuto da angioli. Anche quivi, con isquisito lavoro ed arte egregia, si ammirano scolpiti, a guisa di fine ricamo, animali simbolici, meandri, corone di fiori, uccelli, cani, leoni, varii di forma e di aspetto : di tali simboli dell' arte cristiana, usitatissimi in quei tempi, e di cui vengono adorni i sacri monumenti de' nostri Abruzzi, noi demmo interpetrazione ed illustrazione nel 2.° voi. de' nostri Studi intorno a Castel S. Fla-viano.
   Di questo insigne Monumento, che appartiene allo stile neo-latino, e che non Incede a' più belli e magnifici delle nostre Provincie, due artisti del pa)-i Abruzzesi, ignoti nella storia dell' arte, furono gli autori. La prima parte del maestoso edificio, compreso il Coro ed il superbo Campanile, uno dei più belli ed eleganti d'Italia, venne compiuta da Raimondo di Poggio nell' anno 1302, come si rileva dalla seguente iscrizione, scolpita in una sola lapide ed in gotici caratteri abbreviati nella facciata meridionale, su di un colonnato esterno, attiguo alla Chiesa di S. Reparata.
   Anno D. MCCCII. >3 Esa ere D. B. Nardi Psvlis Prov Rante Magro Leonar Do Krota Facta P. P. Magrm Raym. 0. Podio