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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   eguale valentia e sapere la pittura storica e la mitologica, l'allegoria e la favola, ed esegui pure alcune battaglie, degne del più valente pennello, e tra queste lodatissima una per Monsignor Benincasa: fu anche insigne affrescante, come ne dette prova nelle non poche opere che lasciò, in cui si ammira vastità di concetto, sicurezza di esecuzione, fusione ed armonia di colorito. Per qualche tempo, quasi presago della vicina morte, non trattò pennello, ma in luogo recossi a villeggiare ne'dintorni di Roma. Mori di febbre catarrale il 22 maggio 1099 nella ancor verde età di 57 anni. Gli furono rese solenni esequie col concorso di molto popolo, de'principali artisti e degli Accademici di S. Luca, che vollero cosi dare all'estinto collega un'ultima testimonianza di stima e di affetto. Lasciò molti scolari, tra i quali merita un posto distinto Girolamo de Rossi. Il citato Pascoli, fa di lui il seguente ritratto: Era alto di statura, ed in ogni sua parte proporzionato e ben fatto, forte e nerboruto e bello e gioviale anche di faccia; di pelo biondo; bianco e vermiglio di carnagione. Vestiva assai civilmente attillato e pulito con buona biancheria e parrucche. Parlava posato e con grazia, e pareva che gliel aggiungesse la pronunzia Abruzzese, che non aveva affatto mai lasciata. Faceva stima generalmente di tutti, e spezialmente de'professori e degli amici, verso cui ebbe sempre quella legge, alla quale ci obbliga la vera e schietta amicizia, essendo anche slato sobrio, casto ed illibato in ogni altro costume. Non volle mai moglie (1).
   Bonolis Giuseppe di Teramo, insigne pittore.
   (1) n Selvatico — Istoria Estetico - Critica delle Arti del disegno, Voi. 2; Lanzi, Storia Pittorica, tom. ii pag. 175, Stefano Ticozzi, Dizionario de'Pittori Voi. I, pag. 56 lo dicono pittore di grande effetto. Nel Dizionario Enciclopedico di Napoli, anno XIV, marzo 1820 si dice « Che le opere di quesio Artista vengono lodate per purità di disegno, per la maestria, per l'armonia decolori e pel tutto insieme II Cav. Vasi ne'suoi Dialoghi, Giornata I. N. 41, ricorda c j,J somma lode i dipinti di lui; Baldassarre Orsini nella Descrizione delle cose rare di Ascoli Piceno, pag. 212 dice « che ha tinte bene impastate, personaggi assai be,i disposti e stile riposato. Nella Chiesa della Misericordia di Campii esiste un suo dipinto rappresentante la Presentazione. Si veduuu pure ne'nostri Abruzzi, qua e là quadri, probabilmeule degli scolari di lui, ma dal maestro ritoccati. La famiglia Boncori rivive oggi ne'siguori Jannetti di Civitella, che ne ereditarono casa e beni, pel matrimonio di Violante figlia di Carlo Severini e di Giovanna di Ciriaco Boncori, con Gregorio Jannetti nel 1680. Vedi pure. De Dominiris, op. c. Voi. Ili pag. 293; Orlandi, Abbecedario Pittorico, pag. 279 etc.