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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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Carissimo Braga,
A volo di posta riscontro la gentilissima vostra del 13 corrente per dirvi che accetto con viva riconoscenza la dedica dell'ultimo vostro parto, gli Avventurieri, il di cui successo so essere stato felicissimo.
Non v'insuperbite, signor Gaetano, non abbandonate Parigi, ove vegeta il vegliardo pesarese, che è ognora lieto potersi dire vostro Collega ed Amico — Rossini — (Parigi 14 novembre 1867).
Poco dopo componeva la Reginetta, per il teatrino di Lecco, opera di squisitissima fattura, che rimarrà lungamente nel repertorio della buona musica italiana.
Uno degli ultimi lavori di Gaetano Braga è il Caligola, dramma del Gliislanzoni ; partitura davvero stupenda, che venne eseguita a Lisbona con ottimo successo, e l'autore ne ricevè in premio una corona di alloro ed oro : venne replicata alla Scala di Milano. Ma questa opera, che rivela l'uomo d'ingegno, ed il valoroso contrappuntista, è stata per l'amico nostro causa di peno e di dolori indicibili, che lo costrinsero ad abbbandonare, con grave danno dell' arte, il teatro. Negli ultimi anni il Braga, non contento degli allori colti in Europa, volle farsi ammirare anche nel nuovo mondo, e fece due volte il giro delle Americhe, accompagnato sempre da entusiastiche ovazioni.
Infinito è il numero de pezzi musicali composti dal nostro artista: melodie, duetti, terzetti, romanze, quartetti, pezzi per violoncello, per pianoforte e per canto, che rivelano squisitissimo gusto e sentimento, somma arte ed inarrivabile. La sua Leggenda valacca, con accompagnamento di violoncello e pianoforte, sarà cantata sempre finché durerà il gusto, e non verrà meno negli animi il sentimento del bello.
Il Braga come compositore, potrà essere discusso, e formare oggetto alla critica, quantunque io viva sicuro che i posteri porteranno di lui ben altro giudizio, rendendo la dovuta giustizia all'artista ed alle egregie opere di lui; ma come esimio violoncellista, a giudizio universale ed unanime, egli non ha rivali, non dico in Italia, ma in Europa. Bisegna vederlo, il Braga, quando piglia in mano l'archetto, tutto assorto in sè stesso, con gli occhi scintillanti, col viso che rivela una commozione profonda; bisogna vederlo.... non è più lui, ma è il genio sublime dell'arte che in