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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   59. Preludio, in barchetta e Saltarella abruzzese. Musica caratteristica.
   60. Preludio e Minuetto.
   61. Ricordi Storici per violoncello, ad Amalia Acquaviva.
   62. Trio di tre violoncelli e pianoforte, scritto sotto la direziono di Mercadante, ora stampato da un suo allievo.
   63. Molte melodie per camera su parole del Leopardi, A. de Musset, e di Prudhomme (si conservano inedite ligate in un volume a Parigi dall'autore).
   6i. Mon ami rient de se n'allcr. Canzone bretone.
   65. A la Lune. Melodia.
   66. Ah! si vous savez cornine on pleure !
   67. Toujours l'aimer ! Melodia, Parigi.
   Braga Giuseppe, fratello al precedente, nato a Giulianova il 1839. Fu pianista e compositore valentissimo, ed ottenne trionfi a Parigi, Londra , Vienna. Ginevra e Pietroburgo. Mori non è molto miseramente a Roma. Valgano queste poche parole a tener desto negli animi de'miei concittadini il ricordo dell'amico diletto, col quale* divisi le gioie della prima giovinezza, e trascorsi i più lieti e sereni giorni della mia vita.
   Barbei.la Costantino di Chieti. È nato nel 1853 : studiò da se il disegno, iniziando la sua artistica carriera con 1' eseguire in creta alcuni piccoli pastori per presepe , ammirati da quanti li videro. Spinto da una irresistibile tendenza allo studio della natura e del vero, si abbandonò con entusiasmo a tale utilissimo esercizio, e cosi in breve tempo, con poco o nessun aiuto di maestri, ò divenuto uno de' più valenti e simpatici artisti. Condusse giovaniss'mo alcune statue pel Teatro di Chieti, ed un'opera che ha per titolo < La gioia delCinnocenza dopo il lavoro » che gli acquistarono fama nella nativa Provincia e fuori. Le sue figure terzine, modellate con grazia squisita, con vivacità e con finissimo gusto, lo hanno reso popolare in Italia. Pochi possono superare il Bar-bella nella esatta riproduzione del vero, nella ospres ione delle teste, negli atteggiamenti e nelle movenze della persona. Il suo stile è originale, il modo di fare, è tutto suo: non imita, e non può essere imitato. Nell'Esposizione di Napoli del 1877 ed in quella di Torino 1880 presentò un gruppo, divenuto poi famoso, « La canzone di amore. » che ottenne immenso successo. Sono tre simpatiche