Stai consultando: 'Artisti Abruzzesi Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI', Vincenzo Bindi

   

Pagina (85/309)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (85/309)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 78 -
   contadine abruzzesi, dalla svelta persona, dagli occhi di fuoco, dai lunghi inanellati capelli, che, sull'ora del tramonto, tornano dalla campagna; e dimenticando le fatiche del giorno, gaie, spensierate, strette l'una all'altra da un tenero amplesso, che le rende artisticamente più belle, cantano una lieta canzone d' amore. Opera sommamente commendevole per sentimento, per arte e per verità: vi si vede un non so che di affascinante che ti rapisce e t'infonde nel cuore una pura gioia, una felicità serena.
   Questo giovane scultore, gloria de' nostri Abruzzi e dell' arte, non ha frequentato che le scuole elementari ; però ha fatto un esatto studio de' classici ed esercizii d'italiano col chiaro Prof. Saraceni. Chiamano Barbella il Michctti della scultura ; ed a buon diritto; nella di lui stecca ci è qualche cosa che rassomiglia all'originalissimo pennello del suo compaesano ed amico.
   Le terre cotte che egli esegue in modo ammirabile, sono note in Italia e fuori.
   Bucci Lorenzo di Pescocostanzo, architetto fiorito nel XVII secolo. Fu autore, tra gli altri edificii, del bello e capriccioso frontespizio della Chiosa del Purgatorio di Aquila, formato tutto di bianca pietra, con due grandi statue ed una cupola, opera del romano Giuseppe Valadieri. Di questo artista non troviamo cenno alcuno presso gli storici locali, niente altro perciò possiamo aggiungere.
   Bucci Flaviano di Giulianova. Fu uno dei migliori allievi di G. Bonolis, che molto lo predilesse. Sorti dalla natura grande inclinazione per le arti del disegno, e si recò ben per tempo in Napoli, ove, con la guida dell'insigne pittore Teramano, fe' rapidi progressi. Visse famigliare ed amico di Smargiassi, Palizzi, Vianelli e di altri valenti artisti, che in lui pregiavano la gentilezza dello ingegno, la nobiltà dell'animo e del sentire. Colpito da domestiche sventure, fu costretto di abbandonare quell'arte, per cui era nato, e che, desiderio della sua giovinezza, scopo di tutta la sua vita, già gli prometteva sicuri e splendidi trionfi.
   Pasquale Stanislao Mancini, che onora l'ingegno italiano, oggi Ministro degli affari esteri, illustrando un lavoro del Bucci, che decora la Pinacoteca di Capodimonte, lasciò scritto di lui :
   « Il signor Bucci ha dipinto un mendico sedente in atto di chie-« dere l'elemosina ; ed in quadri di genere si vede raramente la ve-« rità meglio raggiunta, che in questo lavoro del signor Bucci. Né