Stai consultando: 'Artisti Abruzzesi Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI', Vincenzo Bindi
Pagina (86/309) Pagina
Pagina (86/309)
Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
— 79 -
« alle sole vesti lacere ed agli altri accessorii va tributata questa « lode di perfetta imitazione del vero, ma la faccia stessa della fi-« gura ti sembra di una viva e spirante miseria, fino a trarti alla « più completa illusione della realtà ». Ed altrove, pag. 58, ricorda dello stesso egregio artista una Madonna, copia del David, eseguita con grande maestria.
Anche oggi il Bucci, quantunque abbia da gran tempo abbandonato il campo dell'arte, se piglia in mano la matita, ritorna l'artista di quarant' anni fa, pieno di vita, di vigoria e di sentimento ; e lo provano due ritratti a pastello del Conte di Castellana, e del giovane figliuolo di lui Andrea, di proporzioni al vero, che si fanno ammirare per la perfetta rassomiglianza e per l'accurato disegno. La sua buona e gentile consorte Laura è anche essa pittrice distinta.
Cannella Giovanm di Lanciano, pittore. Visse costui verso il 1600. Nato di nobile stirpe, venne ascritto ben per tempo nell' ordine de' Minori Conventuali, e fu scrittore, poeta e pittore celebra-tissimo. Giovanni Fella ne' suoi manoscritti lo ricorda con le seguenti onorevoli parole: Nec mea labetur memoria Frater Seba-stianus Cannella cques Jerosolimitanus et semper mirifìccnlissi-mus qui Romae tantum cecidit. ffuic, ut proximus genere, sic et arte persimilis est pater Joannes, scriptor et pictor excellentissi-mus, ordinis minorimi Conventnalium, qui obiti Neapoli.
Campana Cesare di Aquila. Nacque nel 1540, e, giovane ancora, lasciò la patria per completare la sua istruzione in più vasto centro. Dopo alcuni viaggi, con varia fortuna intrapresi, fermò la sua dimora in Vicenza, dove i suoi scritti gli acquistarono fama, procacciandogli nel tempo stesso un vivere onorato. Rivide, ma per poco tempo, Aquila; ed i suoi concittadini lo accolsero con pubbliche onoranze, gli donarono un ricco bocale ed un bacile di argento, e Io ascrissero nell' ordine del patriziato. Riconoscente il Campana a tante cortesie, volle dedicare al Magistrato Aquilano la secc»nda parte della sua Storia di Fiandra. Tornato in Vicenza, mori di suo male verso il 1609? lasciando due figli, uno de' quali, seguendo le orme paterne, visse onorato in patria e fuori.
Fu il Campana celebre nel ricamo in seta ed in oro, come lasciò scritto il Crispomonte (1) : Nel ricamo in seta ed in oro non ebbe
(1) Crispomonte, Famiglie Aquilane, pag. 81, Lib. 2.