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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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pari, e passa i pittori in far le figure, che non parevano di ricamo. Fece tra le altre una Madonna così rara che fu stimata degna di essere presentata a Filippo Re di Spagna, che l'ebbe molto caro, e lo fece suo famigliare con regalo di gioie e di altri doni regali.
Non è scopo di questo libro discorrere del Campana come storico, nè de' molteplici lavori che egli condusse, stimati da' contem poranei, e citati anche oggi da coloro che a siffatti nobilissimi ed utili studi consacrano il loro ingegno. Chi avesse vaghezza di conoscere tutte le opere di lui, può leggere l'accurato lavoro del Ch. Alfonso Dragonetti intorno agl'illustri Scrittori Aquilani (1). Basta a noi ricordare che del Campana storico ebbero a tessere elogi il Muratori negli Annali, il Fontanini nella difesa dei diritti pontifìcii su Comacchio, l'Abate Denina nel suo Discorso sopra le vicende della Letteratura, per tacere di tanti altri.
Calvi Giuseppe di Castelli. Visse nel XVII secolo, e dipinse su figulina fiori e sacri argomenti. E ignoto agli scrittori della Ceramica Abruzzese.
Camilli Lorenzo di Penne ? celebre maestro di declamazione, ed autore di opere lodatissiine.
Cappelli Stefano di Castelli, pittore figulo. Dipingeva con mediocre arte sul cominciare del secolo XVII. Il suo nome ci vien ricordato da alcune majoliche dipinte che si vedono nella Chiesa di S. Donato di Castelli.
Cappelletti Candeloro di Castelli, pittore figulo. Nacque il 2 febbraio 1G82 da Berardino Cappelletti e Superna Grue. Segui dapprima con varia vicenda la sorte delle armi ; ma nel 1718 abbandonò, e non si sa perchè, la via dell'onore, ottenendo dall' Imperatore Carlo VI come retribuzione de'molti servigi prestati, non poche prerogative ed esenzioni militari. Educato poscia all' amore dell'arte dallo zio Carlantonio Grue, quel valentissimo artista che ognuno conosce, si dette allo studio indefesso della pittura su majo-liea, eseguendo scene campestri e paesaggi di composizione. Nel 1724 s' invaghi di Camilla Nardangeli, alla quale si congiunse in matrimonio : nel 1725 lo troviamo governatore di S. Valentino in Abruzzo, ove si acquistò nome e meriti con rendere scrupolosa ed imparziale giustizia. Ma in breve, disgustato dalla vita rumorosa,
(1) Le Vite degl'illustri Aquilani per Alfonso Dragonetti, Aquila 1847.