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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   « Avvenuta la morte di Re Filippo II a' 14 di settembre, gli « fu nell'Aquila fatta ogni maggiore dimostrazione di magnifiche « esequie (1) con machina, ricca di lumi e di componimenti, dipinta « da Ottavio de Rossi. Diresse ed inventò la pompa funebre Fe-« tic Benedetti, canonico Aquilano, dettando Imprese ed emble-« mi eruditi ».
   Cardona Francescantonio di Atessa. Nacque nel 1703,. ed acquista fama nell'inventare e delineare fiori, arabeschi, foglie, frutta, ani;; ..«li ed altri vaghi contorni. Dipinse anche con qualche valore soggetti storici e mitologici, e trattò con non comune valentia il paesaggio. Si distinse molto nel lavorare bassorilievi e statuette di scagliola bianca e nera. Formò le bellissime tre tavole, a guisa di palliotti, per gli altari della Madonna delle grazie, dell'altare maggiore e della Chiesa del Pendile in Atessa. Altri lavori di scagliola si conservano nella patria sua, i quali sarebbero certamcnfc tenuti in maggiore pregio, se egli avesse avuto cognizione sperimentale più perfetta della marmorizzazione, allontanandosi qualche volta dal sistema usato di adoperare sempre il solo bianco sul fondo nero.
   Cardone Nicola di Atessa, pittore. Nacque in Atessa il di 11 aprile 1811. Fin dalla prima età mostrò inclinazione per le belle arti, e con ispeciale amore coltivò la poesia e la pittura. Giovanetto ancora, e non trovando nel proprio paese un maestro di disegno, giunse da sé solo a copiare con una certa maestria alcune stampe ricavate dalle opere del divino Raffaello. Fu mandato in seguito a Napoli da'suoi parenti; e compiuti in quella vasta Metropoli gli studi scientifici, in luogo di dare alacre opera alle discipline giuridiche per divenire un buon avvocato, si decise, quantunque tardi, di consacrarsi tutto alla pittura. Chiese perciò, ed ottenne, di essere ammesso come alunno nel Reale Istituto di Belle Arti, ed ivi compiuto il corso elementare di disegno, ed iniziatosi nella pratica del co^rito, studiò ed attentamente copiò alcune opere di Raffaello esi-st nel Museo di Napoli, e tra esse i celebri ritratti di Leon X o del Cav. Tebaldeo. Da quest' epoca esercitò con libertà l'arte sua prediletta, dando lezioni di diseguo in varii istituti e collegi, ed o-eguendo ritratti e quadri di varii argomenti, secondo le richiesto che avea.
   (I) Ciurciu, Slor. L. 4, a. 1598, Cosur. Somra, Ann. Aquil, 1. 7, a. 1588 mi.