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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   Tanto desiderava di progredire n-ìi arte, che spesso si doleva di non aver mezzi sufficienti, né tempo necessario ad eseguire opere di maggiore rilievo. Ciò nonpertanto, col condurre quadri storici in piccole dimensioni, più che fare sfoggio del suo sapere artistico e della valentia del suo pennello, amava studiare 1' estetica dell'arte, rendendosi nel tempo stesso perito di tutti quei mezzi plastici, che sono pur tanto necessari alla esatta riproduzione del vero. Fornito d'immense cognizioni artistiche, frutto d'indefessi studi e di lunga esperienza, apri nella sua casa un' accademia di disegno e di pittura, alla quale in buon numero accorsero giovani volenterosi, ritraendo da quell'insegnamento nè pochi, né piccoli vantaggi. Ma, dopo non molto, gravissime sventure di ih miglia lo costrinsero ad abbandonare l'opera, cosi bene incomincio La, ed a ritirarsi in patria dogo 33 anni di assenza.
   AI riposo intanto, di cui aveva pur bisogno, preferi rendersi utile col lavoro al proprio paese: quivi infatti apri una scuola per istruirvi i giovani nel disegno e nella lingua francese; e spinto dal grande amore per l'arte, scrisse con competenza una dotta memoria sul tema proposto dalla Reale Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti della Società R. di Napoli per il concorso del 1871 sul tema se « nella pittura Vimilazione del vero basti a raggiungere lo scopo delVarte, ed esporre in guai modo gli antichi maestri nelle loro meravigliose creazioni inlau levano limitazione del vero. » E questa memoria ed un poemetto in terza rima sullo stesso argomento, trasmessi a quello illustre Consesso, venivano onorati col premio del primo accessit.
   Il cav. Quintino Guanciali, nostro concittadino ed amico, presente, quale uno de' membri più autorevoli, alla lettura e decisione delle trenta memorie presentate al giudizio dell'Accadjmh compiaciuto oltremodo del lavoro del Cardie, gli inandò, in seguo di stima, un suo opuscolo stampato, contenente due elogi in lode del Marchese Dragonetti e del poeta A. M. Ricci, illustri Abruzzesi, alla fine de' quali, in una nota , insieme a Costanzo Angelini, Giuseppe Bonolis, Nicola de Laurentiis, Achille de Cesaris, Floriano Pietrocola ed altri insigni, si ricorda anche il nomo del nostro Cardone, che egli dice calamo ed pcniculu clarus (1).
   Ci piace riportare qui i seguenti versi del nostro amico Q.
   (1) V. Carmina Q. Guanciali, Nespoli 1875