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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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il fatto che nel XVII secolo vennero ristampate a Venezia por i tipi del Gardano e del Vincenti. Quale storia musicale ricorda questo benemerito Abruzzese ?...
Castagnola Ascanio di Aquila. Mediocre scultore: esegui nel 1602 alcuni lavori per la chiesa di S. Margherita.
Castelli Nicola di Teramo, conosciuto sotto il nome di Castel novi. Nacque a Teramo il 16 settembre del 1764 da poveri ed oscuri genitori, ma fin da fanciulletto volse l'animo e lo ingegno a procacciarsi una posizione onorata. Dotato di bella voce, si consacrò allo studio della musica,e fu discepolo di D. Nicola Muzii-Vigmola, rinomato maestro di cappella della Cattedrale Aprutina. Divenne poscia allievo del Conservatorio della Pietà de'Turchini, ove in breve cosi rapidi progressi fece, che da alunno divenne istruttore. A bella ed armoniosa voce congiunse una grande maestria nel saperla modulare, acquistata mercè uno studio indefesso. Fu contralto della R. Cappella, ufficio onorevolissimo e ben retribuito, ma che abbandonò nel 1804 per recarsi a Lisbona nella qualità di contralto della Reale Cappella. Dopo venti anni di onorévoli servigi, tornò in patria, ove decorosamente visse con la pensione accordatagli.
Cascina Francesco Antonio di Aquila, pittore. Visse nel XVI e su i principi! del XVII secolo. Fu senza dubbio tra i migliori e più chiari artisti .Abruzzesi, lodato dall' Orsolini, che lo dice molto esperto nella pittura nella Vita del Nardis, e da Salvatore Massonio. Dipinse una Maddalena , intorno alla quale Francesco Antonio Sette esegui vaghi ornamenti; la Natività in Santa Giusta , bella e ricca composizione e di ottimo disegno ; l'Annun-ziazione su tela nella chiesa della Madonna del Soccorso, pregevole per corretto disegno, per espressione e per colorito; l'Annunziata, S. Giovanni di Capistrano, il Salvatore e Tobia per S. Be-rardino; condusse de'bei lavori a fresco nel refettorio del Convento, e probabilmente nel porticato del secondo chiostro al medesimo Santo protettore di Aquila consacrato; eseguì nella Chiesa di S. Panfilo di Ocre un quadro rappresentante il Rosario, sotto il quale si leggono i seguenti versi:
Purpureos praebcte rosas floresque Afariae, Ut vobis fruetum praeferat ipsa suum.