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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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Abruzzi in compagnia del Principe Alessandro Farnese suo figliuolo, fece sentire che sarebbe stata di passaggio nell' Aquila sulla fine ilei giugno. Determinò la citta di fare a lei ogni dimostrazione. Affrettò Margherita la sua venuta , ed affrettò ancora la città i preparativi (1). Pompeo Cesura e Giov. Paolo Cardone furono eletti alle dipinture e disegni degli archi. Cesare Libraro, alla invenzione delle figure, e Marino Caprucci cittadino, buon professore di belle lettere, alle imprese ed alle iscrizioni.... Giunse la Duchessa Margherita, ri uardata come figliuola dell'Imperatore e sorella del Re Filippo col Principe di Parma, figlio di lei e con molti gentiluomini, scortata da 400 cavalli, con equipaggio di 100
muli, il di 18 di maggio...... Si entrò in città, dove invece di gran
portone disegnato e non potuto compire, si trovò alzato un arco di legni vestiti di fronde di lauro, di quercia e di edera con abbigliamenti di festoni, cornucopii, armi , a nuvolette vagamente compartite, adorno tutto di ori stridenti, di grotteschi e di pitture fantasiose. Con architettura si ergeva libero intorno su quattro colonne da ogni faccia : il fianco era più della metà largo delle facce principali; aveva architrave, fregio, cornice, epitaffio, frontespizio, ed era tutto sparso d imprese alludenti alla gloria della Duchessa e del Principe, e del Re e della felicità dell' A-quila per la p-esenza di lei. Perciocché questo era il genio del secolo, e taluni rappresentavano quello che sentivano. Non sia discaro se queste rappresentazioni qui accenniamo. Erano varie aquile; una lieta riguardante l'aurora; un'altra coll'ala si faceva ombra alla vista di due soli ; la terza intenta a riguardare una iride, tolta per impresa da Paolo III Farnese ; e la quarta che, incendiate le ali al sole, fattasi cadere nel fiume Aterno, ne usciva rinnovata. Teneva la quinta fra gli artigli una gallina bianca con ramuscello di lauro rappresentando l'avvenuto a Silvia, come raccontano Plinio e Dione; con gli artigli teneva la sesta uno degli scudi ancili con le armi del Principe e di sua moglie, esprimendo quanto Livio e Plutarco su ciò riferirono di Numa: 1' ultima volante sopra lo nubi dirottamento. Passato questo primo, seguivano di mano in mano altri archi simili, non molto fra loro distanti, ciascuno di altezza di 30 piedi, d'armi gentilizie e d'imprese ador-
(1) Cesur. Anna!. !.. 4, a. 1569, ma.