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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
— 95 -
1' altro d> Pietro Perugino , il Ciancia, contemporaneo del Masaccio.....
La Duchessa che giunse il mercoledì, ne parti per Montereale il venerdi 21 dopo il desinare. Fu a lei donato dalla città un bacino con boccale di argento di forme oltre all'ordinario grande, istoriato a basso rilievo delle gesta di Costantino (1), del valore di 1000 scudi, ed al Principe si porse il dono di un'ampia tazza di argento, la quale con altra dentro coperta e carafina formava tutta assieme vaga fontana. Tutto per mano di ottimo artefice lavorato a bella posta in Roma, col genio di Bernardino Cirillo Commendatore dello Spedale di S. Spirito in Sassio, e di Giacomo Casella quivi assistenti per varii affari del pubblico ».
Negli stessi manoscritti dell'Antinori, e in altro inedite notizie di scrittori e cronisti Aquilani, troviamo del Cesura una seconda memoria , ove si ricorda un lavoro dallo stesso agregio Artista compiuto due anni prima.
« Venuto in Avezzano il Connestabile Marcantonio Colonna, eletto dal Papa Pio V generale degli eserciti di S. Chiesa contro Selim re de' Turchi, furono a lui spedili dalla città a far visita ed invitato di venire all'Aquila Alfonso Pascali e Giocati Carlo Pica. Venne egli, e se gli eressero dieci archi di fronde e di dipinture ornati con le armi del Re, del Vice-Re, del Colonna e della città, con emblemi e motti, e con pioggie artificiose di acque odorate. Tutto diretto da Pompeo Cesura e da Giocan Paolo
Cardone , noti in patria architetti e pittori..... La comparsa più
vaga fu una loggiata di verdure presso la fontana della Rivera, architettata a dare in essa un sontuoso desinare. Ebbe oltra a tutto ciò nel congedo in dono un bacile con bocale d' argento, d'ingegnoso lavoro, di trecento scudi di valuta, riportato da Roma da Bartolomeo Romanelli (2) ».
Tenne il Cesura in Aquila una onorata scuola , ove crebbero alla gloria dell'arte egregi allievi. S'ignora l'epoca precisa della sua nascita, ma si sa con certezza clic egli mori vecchissimo, nel 1571, circa cinquanta anni dopo la morte del suo maestro Raffaello, mentre dipingeva iu Roma nella Chiesa di Santo Spirito.
(1) Libr. Ref. 7 Mag.
(2) Ciurci, Stor. Aquil. an. 1567 Cesur. Ann. Aquil. Lib. 4, an. 1507. Crispo Cron. Aquil. 15(57, mss.