Stai consultando: 'Artisti Abruzzesi Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI', Vincenzo Bindi

   

Pagina (109/309)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (109/309)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 102 -
   Conti Eseguì anche parecchie statue in legno e qualche busto in marmo. Ma più che nella pittura e nella scultura, il Conti si mostrò valente incisore in rame. In questo genere ho potuto osservare una trentina di lavori, e tra gli altri mi piacque un tondino con in mezzo S. Francesco di Paola; ed un S. Francesco d'Assisi, con tratti forti nelle ombre e leggieri n&'chiari, o come dicono—o un sol tratto. La maggior parte degli altri disegni sono con solo reticolato, uno soltanto a punti, come litografia. Il solo S. Francesco d'Assisi è lavoro degno di essere ammirato anche da artista ».
   Leopoldo Dorrucci lasciò scritto di lui (1): « Chi vede i molti dipinti ad oliò di questo ingegno fecondissimo, che visse amato, e non è molti anni trapassò compianto, e contempla quei belli concetti, la distinta positura e disposizione delle parti, la pieghevolezza e la grazia delle membra, le tinte tutte naturalissime, la morbidezza delle carni, e sopratutto quel lumeggiare di una luce di paradiso, deve sentire da prima una dolce compiacenza, e poi dare un sospiro doloroso, che la sua fama sia ristretta tra poche mura, e che egli lungo tempo non andasse fuori dalla patria ad ispirarsi in faccia a'miracoli dell'arte, ed acquistare quella perfezione, verso cui pur tanto si era inoltrato ».
   Cobbi Giovanni Valerio, di Atri, canonico della Cattedrale e maestro di musica. Lo ricorda il citato Necrologio con queste parole : « Die XVIII Iulii 1578 obiit Syr Joannes Valerius Corbus Cano-« nicus hujus Cathedralis Ecclesiae, nec non et musicus, cujus ani-« pmm ille benedicat qui est benedictus in saecula ».
   Corsi Giuseppe, di Celano, egregio maestro di musica e compositore di opere pregiatissime. Di lui ci lasciò notizia il Corsignani con le seguenti parole: « Claruit etiam anno MDCXL Joseph Corsi de Celano, Celebris « Romae phonascus, qui multas compositiones ad rem facientes ibi-« dem luci commisit, illam praesertim: La Stravagante, vocatam, « et ab «liis phonascis magni etiam nunc aestimatam, cujus initium « est: Era la notte scura. Is vero, ob quosdam libellos famosos, ul-« timo damnatus supplicio, ob artis excellentiam, exemptus est. (De « Viris illustribus Marsorum, Romae 1712, pag. 186 ».
   (1) Memoria Intorno all'origine e progretto di Petcocottanxo di L. Db Padova.