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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300
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prima i singoli privilegi del Monastero, poscia, in VI libri, ne narrava la fondazione, la serie degli Abati, gli acquisti fatti, aggiungendo in fine i Diplomi, gl'istrumenti, le lettere della Sede Apostolica, della Regia Corte e di qualunque altro Signore. A' ricordi del Monastero congiungeva quelli appartenenti alla Storia generale del Regno, ed i particolari della Regione Abruzzese. Quest'opera però, come ebbe ad osservare anche l'illustre Capasso, non è conosciuta in tutta la sua interezza, giacché l'Ughelli, al quale devesi l'unica stampa che se ne fatta, la pubblicò mutilata nella sua Italia Sacra (1). Un esemplare più corretto conservasi nella Brancacciana di Napoli, ed il Capasso ne dette nc\Y Archivio storico Napoletano, una particolareggiata notizia (2). Un altro Codice di questa Cronaca si trova nel Pertz (3), ed un'appendice nella Biblioteca Ghigi. Nella Biblioteca Nazionale di Napoli esistono alcuni documenti per la Badia di Casanova (4): però questi documenti, che abbiamo diligentemente studiati, non sono di grande interesse: essi contengono liti, concessioni, decisioni dall'anno 1650 (23 settembre) all'anno 1749, ossia fino a quando la Badia, divenuta Commenda, venne nelle mani dei varii Commendatarii Pietro Colonna, Piccolomini, Orsini etc. che ad altro non pensavano, che a spogliarla,godendosi le pingui rendite.
Una Platea della stessa Badia si conserva dal eh. B. Capasso. Con questi documenti si potrebbe fare una nuova edizione del codice Bran-cacciano, illustrandolo debitamente.
Avendo più sopra parlato de' Conti di Laureto, è pregio dell' o-pera ricordare il Breve Chronicon Lauretanum, che si occupa appunto delle vicende de'Conti di Loreto. In un codice ms. del XVII s. porta il titolo di Chronicon Regni Siciliae. Questa cronaca, dopo tre brevi note, che si riferiscono agli anni 1189, 1190 e 1220 e fatti staccati, comincia dal 1249 e finisce al 1271, dandoci alcuni particolari di storia non facili a rinvenirsi altrove. Essa si trova tra i mss. della Biblioteca Nazionale di Napoli: un'altra copia in un ms. del XVII secolo, già posseduto dal Marchese Arditi e dal Conte di Policastro, viene ora diligentemente custodita dal nostro chiarissimo amico, D. Gennaro Aspreno Galante. Il Capasso la pubblicò
(1) Tom. VI, 1331, o X, 340.
(2) Anno I, la«c. Il, pag. 205 e seg.
(3) Archivii, tom. IV, pag. 25S-
(4) Codice X, F. 59.