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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   in massima parte come nota della sua Historia Diplomatica Fride-rici II Imperatori (1).
   Emiliani Troilo, di Aquila. Visse fin verso il 1584. Fu allievo, come vogliono gli storici Aquilani, notizia del resto non confermata da alcun documento, del sommo Urbinate, ma noi meglio diremo di Giovanni da Udine: prese parte a' lavori delle famose « Logge Vaticane » come aiuto del maestro. Immaginoso nel comporre, il suo stile è semplice, ma elegante e purgatissimo; si mostrò sopratutto eccellente negli ornati.
   Dipinse per la Confraternita di S. Sisto, e pel prezzo di ducati settanta, un quadro su tela rappresentante « la Trasfigurazione », con l'effigie di S. Sisto e di alcuni confratelli all'intorno, opera ispirata forse sul capolavoro immortale del Sanzio : intorno al quadro esegui de'bellissimi fiori con fogliami, a fresco (2). Nella stessa Chiesa dell'Annunziata esisteva anche un famoso dipinto, rappresentante « l'Annunziata », di Cecchin Salviati, con la firma dello stesso autore sotto lo sgabello ov' era inginocchiata la Vergine. Ma questi due dipinti oggi più non esistono, perchè i Confratelli di S. Sisto, per nostra vergogna, li cedettero ad altri, ad onta che l'egregio Marchese de Torres opponesse a questo vile baratto generosa resistenza. In Aquila, a quel che noi sappiamo, non trovasi altro lavoro di questo Artista.
   Coltivò l'Emiliani con successo auche la poesia: il Massonio ci conservò ne'suoi manoscritti un sonetto di lui, che venne pubblicato dal Leosini. E del tenore seguente:
   « Sebben non sono in Voi le fiamme ardenti « Di vaga ninfa o di celeste Diva, « Potrete al freddo ghiaccio, all'aura estiva « Cantar d'amor con più soavi accenii.
   « Sono al Massonio mio sempro presenti « Le Muse, si che Aterno e la sua riva « Le dolci note sue sentir non schiva, « Che fanno anche li Dei lieti e contenti.
   (1) Codice del XV secolo IX. C. 24 dopo il lamsilla; e dal fol. 52 V. alla fine del 53 col testam. di Federico II. Alcune giunte sono del 1381 e 1413.
   (2) Istrumanto rogato ila Notar O. Orasela, 24 gennaio 1584.
   Bindi — Artisti Abruzzesi. 8