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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
— innalzato l'arte musicale e la scuola Napoletana al più alto grado di splendore. Compiuti accuratamente i suoi studii, venne nominato maestro di contrappunto e di composizione nel Conservatorio della Pietà de' Turchini, ufficio che esercitò con somma lode per più di mezzo secolo. Su i principii stabiliti dallo Scarlatti e dal Durante, egli fondò una scuola di contrappunto, con un metodo d' insegnamento tutto suo, chiaro e semplice, trattando, come scrissero il Vil-larosa ed il benemerito F. Florimo nella sua storia de' Conserva-torii Napoletani, l'arte con somma purezza, e facendo cantare con eleganza tutte le parti. Niuno declassici maestri della scuola Napoletana aveva, prima di lui, concepita l'idea di presentare con metodo le regole sull'accompagnamento, e formare un corso completo di studii musicali, fissando le teorie generali sulle consonanze, sulla scala, sulla composizione, con l'accompagnamento nelle diverso posizioni, con le regole delle dissonanze e del modo come debbano pie-pararsi e risolversi. Scrisse perciò un' opera (1), davvero classica, la quale consiste in una compiuta raccolta di parti-menti, detti bassi numerati, cifrati, ossia armonia sonata, accuratamente svolti, graduati ed esposti in sei libri. Questo insigne lavoro del Fenaroli è adottato da tutti i maestri di Napoli, e principalmente da quelli che insegnano nel R. Collegio di S. Pietro a Majella, ed ha dato in ogni tempo risultati felicissimi. ![]() |