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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   mento, i partimenti di Scarlatti, Leo, Durante, Paisiello, il quale ultimo molto pregiava per la parte melodica ».
   Scrisse il Fenaroli molta musica per Chiesa, la quale se non si distingue gran fatto per genio e per invenzione, mostra però la purezza dello stile, la regolare condotta de'pezzi e l'esatta espressione della parola.
   Nel 1813, nominato direttore del Real Collegio di musica Zinga-relli, il Governo volle dare al nostro insigne concittadino una splendida testimonianza di stima e di riconoscenza per il molto bene che aveva fatto all'arte, giubilandolo con l'intero soldo, ed accordandogli gratuita abitazione in S. Sebastiano. Fra gli .ultimi suoi scolari dobbiamo annoverare Saverio Mercadante, Nicola Manfroce e Carlo Conti, come suoi primi discepoli furono Pavesi, Zingarelli e Cimarosa. Mori vecchissimo il primo Gennaio 1818. Tutti gli alunni ed i maestri del Collegio gli resero solenni onori, e Nicolò Zingarelli compose e diresse la messa funebre.
   Vero patriarca della musica, era amato, rispettato e tenuto quaie oracolo infallibile da quanti professavano l'arte. Zingarelli ebbe per Itti somma stima e venerazione. Tenace ne'suoi severi principii di scuola, stimava profanazione il pretendere di volere arricchire o migliorare l'arte con ulteriori innovazioni, tutto il contrario di Zingarelli, che amava introdurre nell'insegnamento delle opportune riforme, e modificare lo studio dell'armonia e del contrappunto. Il Fenaroli chiamava questi nuovi metodi scandalose licenze; e spesso indignato,con quella autorità, che gli veniva daglianni, dal sapere e dall'essere stato maestro di Zingarelli, gli diceva: t andate via, che « siete una bestia, come bestialità sono i vostri studii e progetti « d'innovazione, che pretendete di apportare all'arte nostra ».
   Fu padre affettuoso, più che maestro a'suoi alunni, e giovò all'arte con i precetti e con l'esempio, meritando cosi la riconoscenza dei posteri. Compose moltissimi pezzi, che con religione si conservano nello splendido Archivio Musicale di S. Pietro a Majella, ordinato ed arricchito di preziose opere, di autografi, e de'ritratti de'più celebri maestri di musica dall' infaticabile Comm. F. Florimo, che ci onora della sua benevolenza ed amicizia (1).
   (1) V. Biografia generale degli Artisti; v. p. Florimo, op. c.