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Artisti Abruzzesi
Pittori Scultori Architetti Maestri di Musica Fonditori Cesellatori Figuli dagli antichi a' moderni. NOTIZIE E DOCUMENTI
Vincenzo Bindi
Arnaldo Forni Editore, 1883, pagine 300

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a cura di Federico Adamoli

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   Storica è la fondazione di questa celebre Basilica. S. Giacomo della Marca, discepolo e compagno di S. Bernardino, ne delineava la pianta in forma di croce il 28 luglio 1454; e 18 anni dopo, 1472, nel giorno di Pentecoste, le venerate spoglie del Santo furono portate nel nuovo sontuoso edifizio, con immenso concorso di popolo, alla presenza di Caterina Regina di Bosnia e del B. Bernardino da Fossa, istitutore de' Monti di Pietà. Stupenda è la facciata del sontuoso tempio, che accenna ad una nuova epoca nell'architettura, la quale in questo tempo, e per opera principalmente del Brunelleschi, camminava a gran passi verso la perfezione dell'arte greca. L'artista vi congiunse con somma maestria, ma con poco gusto artistico, i tre ordini architettonici; nel primo il dorico, nel secondo il jonico, nel terzo il corintio. Gli ornati, le figure, gli emblemi leggiadramente scolpiti; i meravigliosi fregi ed il bellissimo architrave; le maestose colonne ue'tre ordini dell'edificio; le vaghe e bizzarre finestre; il bellissimo cielo della nave maggiore, opera lodatissima di Ferdinando Mosca di Pescocostanzo con tre quadri del Cenatempo; le quattro figure a mezzo rilievo nelle lunette della porta centrale, eseguite forse dagli scolari di Silvestro Ariscola; l'ampia scala, che conduce al maestoso tempio, concorrono a renderlo degno di altissima ammirazione, e segnano una pagina nuova e gloriosa nella storia dell'arte.
   La Chiesa é a tre navi, divise da massicci pilastri e da colonne di ordine composito, simmetricamente disposte. La bella cappella, ornata di pregevolissimi lavori a stucco, e di molti e belli mausolei di famiglie Aquilane; i quadri della scuola di Raffaello; una Circoncisione di Rinaldo Fiammingo; un Padre Eterno ed altri lavori del Bedeschini; alcune tele di Giov. Paolo Cardone; uno stupendissimo bassorilievo in majolica, capolavoro di Luca della Robbia; le statue di S. Francesco e di S. Bernardino sull'altare maggiore di Silvestro Ariscola rendono questo tempio uno de' più belli e magnifici d'Italia. Fra i sepolcri si ammira quello di Maria Camponeschi, sposa di Pietro Latte Camponeschi, discendente della illustre famiglia, che dette poi al Pontificato Paolo IV: è opera stupenda dell' insigne Ariscola , della quale noi abbiamo di sopra lungamente ragionato. Il capolavoro però di tale Chiesa, illustrato in queste stesse pagine, come da tutti gli storici Aquilani, e meritamente dallo stesso L. Cicognara, è il Sacro Deposito di S. Bernardino da Siena,