Stai consultando: 'Carta Idrografica d'Italia Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata', Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Pagina (89/223) Pagina
Pagina (89/223)
Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209
80
pure ne ha il nome, e che fu scambialo pel ramo principale, forse perchè vi si trova una polla detta, non si sa per quale ragione, Sorgente del Vomano.
Al Malecoste segue il Pizzo Cefalone (m. 2532) e poi il monte Portella (m. 2388), dal quale il Vomano cessa di essere contiguo all'Alerno e. lo diviene con quel grande avvallamento detto Piane di Pietranzoni, che va a congiungersi al Campo Imperatore, da dove può ritenersi abbia origine il fiume Tavo.
Col monte Portella lo spartiacque abbandona quella catena parallela al nuclpo centrale, indicata poco addietro, e per una serra ripidissima che divide il Campo Pericoli dalla Regione Fontari, si porta al Vado ili Corno, per proseguire all'est sui monti Brancastello (m. 2387), Infornace (rn.2311), Prena (ni. 2566) e Camicia (m. 2570), donde poi piega bruscamente a nord per abbandonare, dopo toccato il colle della Torretta (m. 1600), la zona degli alti monti e passare sulle colline.
La prima e più alla di queste è il Corneto a in. 967, a cui fa seguito una lunga schiena poco ondulata, sulla quale si incontrano le borgate dette Colli e Colledoro a meno di 600 metri sul mare, il colle Scaricasale (in. 622), ed indi un'ultima elevazione di qualche entità, cioè il monte Giove (m. 749J, ila dove lo spartiacque cessa di essere comune col fiume Fino, confluente del Saline e lo diviene col torrente Piomba, meschino rio, raccoglitore di acque meteoriche.
Dal monte Giove con un grand'arco rientrante il confine tocca i paesi di San Silvestro, Gertni-gnano, Scorrano e Cellino Attanasio, e poi si abbassa ancora e sopra lievi prominenze, inferiori ai 200 metri di quuta, lasciandosi a destra il torrente Galvano, va a terminare alla pianura alluvionale del litorale adriatico.
A sinistra del Vomano, la linea di displuvio, comune di nuovo col bacino dell'Aterno, parte ancora dal monte San Franco (già detto) e scende all'avvallamento presso il ponte della Lama (ni 1291), ove passa la strada provinciale Aquila-Teramo, lo attraversa ed assorge sopra una nuova serie di monti modesti a paragone del Gran Sasso, i quali sono successivamente: lo Spillilo (in. 1425), Cafasse i m. 1391), il Leone (ili. 1478). le Lame (in. 1476) e la Civitella (in. 1616), dalla cui cima termina il contatto col bacino dell'Aterno e principia quello col Tronto. Indi ripiegando in dentro con angolo molto acuto, tocca la punta est del monte Mascioni (m. 1612) e precipita nella vasta pianura torbosa di Campotosto (m. 1304), che ne è tagliata quasi a mezzo, e da essa ascende al monte Cardilo (m. 1616) riprendendo nuovamente, ma per poco, la zona degli alti monti. Infatti incontra subito una nuova eccelsa catena, i cui punti culminanti sono il monte della Laghetla (m. 2369) ed il monte Gorzano (m. 2455), dopo il quale più non riappariscono le grandi elevazioni ed il bacino, pur sempre svolgendosi in una regione quanto mai accidentata, ha le vette a (piote relativamente poco alte, che scendono progressivamente al disotto dei 100*.) metri.
Col Gorzano termina pure il contatto col bacino del Tronto, e comincia quello col Tordino, che continua quasi tino alla foce. Succedono quindi: Cozzo della Pietra (m. 1639), Colle Toro (m. 1411), La Collina (m 1450), Rocca Roseto (ni. 1257) e poi una lunga serra che passando per San Giorgio (ni. 1137), Colle Allo (m. 1124), Segnale Mercantili (m. 1026) e Colle dell'Asino (ni. 758), va a finire nell'avvallamento fra Frondarola e Bocciano, a soli m. 400 di quota, ove eessa pure l'aspetto alpestre e cominciano le colline piuttosto arrotondate, a dolci declivi, che fronteggiando al sud Teramo, fuori del bacino, declinano al mare. I luoghi più noti toccati da quest'ultimo tratto dello spartiacque sono: colle Rocciano (m.631), Colle Izzone (m.520), il paese di Castellano (m.482), colle Venia (ni. 280) e colle Misticone (ni. 230), dopo fi quale, con pochi chilometri raggiunge il litorale, al sud di Giulianova.