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Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209
CAPITOLO III.
Idrometri e pluviometri.
Idrometri. — Nessun idrometro si trova lungo il corso del Votnano e dei suoi influenti, percui nessun calcolo si può tare che abbia per base questi indicatori dello stato dei fiumi. Se anche però ne esistessero e contassero un luogo e regolare periodo di esercizio, poco egualmente servirebbero alle nostre ricerche, che hanno per principale oggetto la determinazione delle portate di forte magra, perchè, essendo molto ampi i letti dei corsi d'acqua e coperti solo in parte nell'estate, con corrente vagante, non sempre quegli strumenti starebbero col piede nell'acqua.
Pluviometri. — Non potendo per mezzo degli idrometri determinare i vari stati del liume, dobbiamo tentare di riconoscere le portate di forte magra delle acque perenni per mezzo di altre osservazioni, ossia di quelle pluviometriche. Derivando però le acque stesse, nella quantità maggiore, dagli ammassi calcarei che costituiscono la catena del (Iran Sasso d'Italia, converrà per esaminante il regime, ricercare le precipitazioni, in forma ili pioggia e di neve, che avvengono >-u quella catena, anche nella parte fuori del bacino, e la loro distribuzione nelle varie stagioni.
A ciò occorrerebbe qualche pluviometro situato in vicinanze delle vette principali o, quanto meno, presso le falde immediate dei piò grandi massicci montuosi.
Ma si sa di già. da quanto ne abbiamo riferito nello studio dei contigui bacini dell'Alerno-Pescara e del Saline, che due le sole stazioni pluviometriche, che abbiano funzionato regolarmente, quelle di Aquila e di Teramo, si trovano attorno Iti catena del (Iran Sasso, le quali piccolo aiuto possono dare, perchè la prima segualo sempre precipitazioni scarsissime, tali da far ritenere, come riferimmo nel volume il% di queste Memorie, che un fenomeno speciale intervenga per rendere relativamente secca la pianura Amiternina ; e la seconda, situata tpiasi in pianura, o meglio fra le basse estreme colline del versante adriatico, è troppo vicina al mare e troppo lontana dai monti, per aver analogia con questi nelle precipitazioni, sui quali i venti, non ancora raffreddati, urtano direttamente e condensano i vapori acquei in maggior copia. Queste premesse condurrebbero a concludere che i pluviometri delle sopradette due città non consentono alcuna indicazione da potersi riferire alla detta catena, la quale per tal ragione avrebbe vicende pluviometriche all'atto ignorate. Invece, sia mediante essi, sia in altro modo, potremo pervenire, sebbene con larga approssimazione, a risultati abbastanza soddisfacenti. Questo altro modo ci è dato dai pochi anni di funzionamento del pluviometro, malauguratamente abbandonato troppo presto, di Isola del (Iran Sasso, ai piedi del monte Premi, in ottima posizione per dare una prima idea dell'aumentare delle precipitazioni colla vicinanza degli alti monti : ed anco, cosa che già rilevammo anni or sono, studiando il bacino dell'Aterno, come nel versante settentrionale della medesima grande catena di monti, le precipitazioni siano più abbondanti che in quello meridionale.
Ora. allargando il campo delle osservazioni stesse, mediante il confronto con il pluviometro di Teramo e con altri, tale legge pare confermata in modo da poter stabilire con rapporti diretti le proporzioni fra i due versanti ed anche, ciò che più importa, la media della precipitazione sulle vette e sulle pendici del Gran Sasso.
Appare adunque che se per sè stessi i due pluviometri di Aquila e di Teramo, poco valgono per determinare le precipitazioni sugli alti moni li nno un indiscutibile valore' se sussidiati da