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Carta Idrografica d'Italia
Sangro - Salino - Vomano - Tronto - Tordino e Vibrata
Ministero di Agricoltura Industria e Commercio
Tipografia Nazionale di G. Bertero & C., 1903, pagine 209
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Dopo il canale predetto, altri due ne esistono, a destra e nell'ultimo tronco del Vomano; uno è l'antichissimo formale Galvano e l'altro il recente (ISSO; formale Giampietro, entrambi costruiti per uso industriale, cioè per molino il primo e per segheria il secondo, ma in seguito estesi all'irrigazione delle terre sottoposte.
La superficie che si dice irrigabile con i tre canali che abbiamo nominati è ritenuta di circa ettari 1000; effettivamente però ne è irrigata molto meno, in conseguenza del genere di colture che al presente ha la prevalenza.
In questi ultimi anni, per esempio, essendosi estesa la coltura del grano, l'irrigazione diminuì sensibilmente, non nella valle del Vomano soltanto, ma nelle altre prossime. Aumenterebbe subito, invece, se dovesse prevalere la coltura del granturco o dei legumi estivi..
Utilizzazione futura. — Dopo quanto abbiamo esposto, chiaro appare come poca acqua ancora rimanga disponibile a beneficio dell'agricoltura, perché dovendosi ritenere in nv1 3 la portata minima del Vomano nei mesi opportuni all'irrigazione, non è possibile fare altre derivazioni da esso, senza ledere le competenze dei tre utenti inferiori, cioè dei canali De Vincenzi. Galvano e Giampietro. Questi invece potrebbero estendere alquanto la zona irrigata, gli ultimi due specialmente, dopo aver mosso ì loro opifici, prestandosi la pianura litoranea all'irrigazione. Ma su ciò non crediamo dover entrare in particolari, perchè l'argomento fu già ampiamente svolto, con la nota competenza, dall'ingegnere capo provinciale di Teramo, comrn. G. Grugnola (11. Inoltre l'azienda De Vincenzi tende ad impiegare utilmente tutta l'acqua che le compete ; ed a destra del Vomano, gli altri due canali spandono sulle terre dominate, in proporzione delle richieste, che aumentano o diminuiscono a seconda delle colture dell'annata e delle vicende meteoriche.
Se nulla però può dirsi sulla maggiore estensione da darsi all'irrigazione, non egualmente devesi tacere sugli altri usi che l'acqua può avere in agricoltura, come lo splendido esempio offerto dal De Vincenzi luminosamente insegna. Infatti, potendosi derivare l'acqua con l'obbligo della restituzione, anche a monte di Ganzano, i sistemi meccanici di lavorazione del terreno troverebbero altro campo nella vallata stessa, nella quale la campagna pianeggiante non manca. Aggiungiamo che i moderni progressi della trasmissione elettrica dell'energia faciliterebbero il trasporto della forza stessa a grande distanza, specialmente a quei campi sugli altipiani opportunamente disposti per l'aratura .meccanica, ma non prossimi agli alvei od ai canali derivati.
('.osi pure la concimazione artificiale, mediante il limo delle torbide dei fiumi, condotte in sottili i1 provvisorie colmate, potrebbe applicarsi vantaggiosamente a molta maggiore superficie, perchè dovendosi eseguire quando i corsi d'acqua hanno forte portata, nessuna sottrazione agli utenti inferiori ne verrebbe. Questo sistema merita di essere studiato anche per le valli degli influenti, dai quali con maggior facilità e con minima spesa si possono condurre i canali perfino sui dorsi delle colline a fianco dei tronchi inferiori, come lascia così bene intravedere il torrente Mavone, nelle vicinanze di Isola del Gran Sasso d'Italia.
In ciò che ha relazione con le industrie molto di più vi sarebbe da studiare, a cominciare dall'illuminazione elettrica, che già con tanto vantaggio e lustro fu introdotta a Molitorio al Vomano, e che potrebbe estendersi a tutti i paesi della vallala non solo, ma anche fuori di questa, ove città importanti se ne avvantaggerebbero, sia negli usi pubblici e privati, se in nessun altro modo sono provviste, sia in quelli privati soltanto, se, come a Teramo, già a quelli pubblici fosse stato altrimenti provveduto.
Non parliamo della sostituzione dell'elettricità al vapore, nella trazione sulla strada ferrata
(1) G. Crucinola. Studi sull'irrigazioni' della provincia di Teramo. — Memoria illustrativa della carta idrografica d'Italia. Voi. IO, Roma, Tipografìa Nazionale di G. Bertero, 1892.