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Colledara
- aggiuntovi: Da Colledara a Firenze
Fedele Romani
R. Bemporad & Figlio, 1915, pagine 335

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   vano tutti profondamente, lieti d'aver rioccupato, dopo tanti incomodi e tante sofferenze, le loro camere e i loro letti ; e si godevano il meritato riposo. £, io, disperato, tornavo a picchiare furiosamente. Finalmente si sentì un passo, e il portone si aprì. Apparve, vestito molto in fretta, il padrone di casa; e si maravigliò vedendomi, e mi spiegò perchè avevano creduto che io fossi partito. Ma, comunque fosse andata la cosa, in quel momento bisognava pensare al rimedio. Mi lasciò solo in un andito. Quello che accadesse precisamente, non so ; ma certo egli fu obbligato a svegliare quelli che dormivano saporitamente, a farli alzare e a far loro riprendere le incomode posizioni, già lasciate con tanta gioia; e, così tra il sonno, chi sa che grugniti e che moccoli ! Io, intanto, aspettavo nell'andito, e i minuti mi parevano secoli. Finalmente, il padrone ricomparve e mi pregò di seguirlo. Non so bene perchè, forse perchè vi dormiva qualcuno che non andava disturbato in nessun modo, non mi fu assegnata la camera che avevo occupata la notte avanti, ma un'altra; e, per potervi andare fili costretto ad attraversare la camera di una ragazza di diciotto anni, figlia del padrone. Mi ricordo ancora di quei fianchi giovanili che tondeggiavano di sotto l'indiscreta coperta di estate, con tutto che la poveretta avesse cercato, al mio passaggio, di restringersi e raggomitolarsi e di prendere la posizione meno vistosa che fosse possibile. Quando arrivai nella mia camera, c'erano ancora, in qualche oggetto dimenticato, i segni manifesti di una fuga improvvisa; e, quando entrai nel letto, nonostante le lenzuola di bucato, che v'erano state messe in tutta fretta, sentii ancora le materasse calde della persona che v'aveva dormito, e in braccio chi sa a quali sogni dorati. Io almanaccavo chi aveva potuto essere: la ragazza no certo, perchè riposava nel suo solito letto.