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Colledara
- aggiuntovi: Da Colledara a Firenze
Fedele Romani
R. Bemporad & Figlio, 1915, pagine 335

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   si raccomandò a Dio o alla Vergine addolorata, che aveva scelta per sua speciale protettrice e che spesso invocava nelle sue preghiere e se ne mostrava devotissimo, cercando, anche con medaglie, abitini e immaginette di estenderne il culto specialmente tra i giovinetti e le giovinette. E non mostrò alcun desiderio di avere al capezzale un prete ; ed essendogli proposta l'amministrazione dei sacramenti da un prete suo amico ch'era venuto a fargli visita se ne mostrò leggermente seccato e rispose : — C'è tempo. — Ma poi avanzatosi il male e sentendo egli imminente la fine se li lasciò somministrare, ma con certa severità e passività di contegno. Forse, non bisogna tacerlo, alle possibili cause di questa sua freddezza e indifferenza va aggiunto anche il timore della morte, grandissimo in lui che era di carattere nevrastenico e aveva passato tutta la vita in continue apprensioni della propria salute. Egli temeva forse di ricorrere a Dio, ai santi e ai sacramenti perchè non voleva così affermare egli stesso l'imminenza del pericolo: in essi egli vedeva in quel momento tanti odiosi simboli di morte.
   Abbiamo accennato alle preoccupazioni nevrasteniche della propria salute, e alla paura della propria fine; egli era infatti di carattere sensibilmente pauroso; e perchè tale andava soggetto a scatti violenti, a impeti direi quasi belluini e allora si stravisava, allargava le narici nere di tabacco, alzava le sopracciglia e cercava di dare un aspetto più imponente e minaccioso a tutta la persona. Quegl'impeti dimostravano la paura che egli aveva che altri gli mancasse di rispetto o cercasse in qualsiasi modo di sopraffarlo, pensiero insopportabile per lui. Nessuno osava mai di ribellarsi a quello sdegno, a quel viso, a quell'autorità, a quell'incrollata riputazione; ma se qualcuno non si fosse lasciato atterrire dalle apparenze e