lati della torre : la campana da sole dal suono baritonale e pieno di speranza e di gioia come il sole che la illuminava; la c impana da borea dal suono stridulo e malaugurato con.e il grido di un uccello notturno; la campana da mare (di poco inferiore alta campana grande e suo primo ministro) dai tocchi profondi e argentini, ma sinistri quasi per sdegno del secondo posto.
Oltre le pratiche religiose, le funzioni e le feste fuori del Seminario avevamo quelle interne che si svolgevano nella Cappella del Seminario; ma queste non potevano avere la parte teatrale e profana delle funzioni della Cattedrale e delle processioni per le vie della città. Bisognava sentir la messa tutti i giorni e rimaner in ginocchio per tutto il tempo di essa leggendo l'ufficio della Madonna. Io mi seccavo di quell' ufficio di quella messa giornaliera e invece del libretto di devozione portavo con me qualche volumetto della collezione Barbera, e durante la messa leggevo con aria compunta e raccolta. Guai a me se i superiori si fossero accorti di quella profanazione! Lo zio s'accorgeva, del resto, che io non ero devoto come egli avrebbe desiderato. L'essere religioso o no è un affare di temperamento e non si diventa uomini religiosi, nel vero senso della parola, come si diventa uomini politici, se non ci si è portati per natura. Io sentivo poco la religione e lo zio se ne addolorava perchè avrebbe voluto far di me un bel prete e continuare la tradizione delia famiglia, nella quale, da tre generazioni, di tre fratelli che c'erano sempre stati uno s'era sempre fatto prete. Ma questa volta i tre fratelli sarebbero rimasti tutti e tre secolari. Egli un giorno mi chiamò nella sua camera e mi fece un lungo discorso sulla vocazione e sul dovere che aveva il giovinetto d'interrogare il suo cuore, di pregare Iddio perchè gì'illuminasse la mente e gl'in-