Stai consultando: 'Colledara - aggiuntovi: Da Colledara a Firenze', Fedele Romani

   

Pagina (222/336)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (222/336)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Colledara
- aggiuntovi: Da Colledara a Firenze
Fedele Romani
R. Bemporad & Figlio, 1915, pagine 335

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   sta cominciò al tempo nostro; e oggi s'avanza sempre più numerosa e onorata e con più fiducia che noi non potessimo avere nella grandezza d'Italia. Certo vivevano ancora e prosperavano, al mio tempo, i fatali professori patriotti, parlo, naturalmente, di quelli il cui solo vero merito era il patriottismo, certo infestavano ancora le scuole quelli che io uso chiamare i professori carrettieri (e sono essi del tutto scomparsi?); gente il cui peggior difetto non è la mancanza d'istruzione, ma la mancanza d'un alto-e nobile sentire il quale è ciò che più illumina l'anima del giovane; ma in ogni Istituto e specialmente nelle città di secondo ordine, c'erano sempre quei due o tre giovani che avevano nel cuore la nuova fiamma. Essi sentivano già e volevano far sentire agli altri che patrioti non sono solamente quelli che hanno fatto o dicono di aver fatto alle fucilate e sono presidenti delle società del Tiro a segno nazionale, ma anche quelli che lavorano e soffrono oscuramente, senza alcuna ambizione di croci o di presidenze, senza suoni di bande e spari di mortaretti, per il bene della Nazione, e coltivano la mente ed educano il cuore delle generazioni nuove e danno costante esempio di abnegazione e di disinteresse.
   Molti in Italia, ancor oggi, quando parlano di scuole e di maestri affettano una cert'aria di disprezzo e di superiorità, come se parlassero di cose vili e meschine o di cose da ragazzi e fingono di non sentire che una delle forze più importanti della Nazione, uno degli indici più sicuri delia civiltà è appunto la Scuola, e non danno alcun segno di conoscere quanto cammino nella via del progresso abbia fatto in Italia la scuola, la quale è causa e conseguenza dell'avanzata cultura nazionale. In Parlamento quando si tratta di maestri e di scuole vi è sempre qualcuno che scaglia la pietra dell'oltraggio. Questo