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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
Molti si scagliavano inferociti contro il sindaco che aveva firmato gì' inviti; ma il povero sindaco rispondeva a tutti: — Sono una vittima anch'io, sono una vittima anch' io. — Allora si dettero a cercar me che credevano nascosto in qualche sala del Circolo; ma io ero lontano insieme agli amici del Comitato e ridevamo e bevevamo; e il Direttore ci leggeva le bozze dell'articolo già pronto per il giorno dopo, mercoledì. Ma più di noi rideva il popolo che vedeva sfilare per strada tutte quelle signore, tutti quei signori, vittime di una così solènne corbellatura. Seppi poi che, quella sera, soprattutto mi cercavano alcuni ufficiali che volevano ammazzarmi a ogni costo. Il prefetto era tutto sconvolto perchè temeva di essere trasferito per il ridicolo di cui s'era coperto; e citava l'esempio di un prefetto dell'Alta Italia il quale dopo d'avere pescato un solenne pesce d'aprile non potè più sostenersi al suo posto e dovè essere trasferito. La notizia del pesce non rimase dentro i limiti della città e della provincia e fu riportata dai giornali di Roma. Un libraio-editore di Codogno mi scrisse richiedendomi una copia della mia conferenza appena, l'avessi pubblicata.
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