sanno, negl' intrighi d'amore è sempre la sedotta, anche quando è la seduttrice.
Ma torno a dire, che chi lascia stare certe ragazze e si astiene dal far promesse di matrimonio, che non intendesse poi di mantenere, può trovarsi abbastanza bene a Sassari ed in altri paesi della Sardegna. Sassari, ai miei tempi, era città che non mancava, e molto meno mancherà ora, delle comodità principali che suole offrire un capoluogo di second' ordine del continente, ed era anzi qualche cosa di più di una semplice città di provincia. Buoni caffè, buon teatro, benché aperto raramente, un grazioso, benché piccolo, giardino pubblico, qualche discreta trattoria. Viveri a buon mercato: caccia e pesca abbondantissima ed eccellente. Gustosissime ed enormi triglie di scoglio, murene, tordi, pernici erano serviti giornalmente come cibi abituali, e per 50 centesimi si aveva in trattoria mezza pernice. Le campagne sarde sono spesso vere lande spoglie di alberi e con aspetto desolato ; ma attorno a Sassari verdeggiavano molti alberi e specialmente ulivi, tra i quali sorgeva qua e là qualche piccola e semplice villetta signorile. Case coloniche non ce n'erano perchè i contadini si ritiravano tutti in città. Questo faceva sì che i contadini tra l'andare e il venire abbreviavano molto la loro giornata di lavoro. Ma l'abbreviavano anche con le lunghe sieste e i frequenti riposi. Per questa parte il contadino sardo non può certo reggere al paragone del contadino del mio Abruzzo così accanitamente laborioso.
Le mie passeggiate attorno a Sassari si spingevano qualche volta anche ai paesi e ai villaggi vicini. In tre luoghi più lontani mi dovei recare per ragion del mio ufficio, come commissario d'esami. Questi tre luoghi furono Alghero, Nuoro e Cagliari. Alghero è una piccola