da quello che era scritto perchè s'era venduto ai giovani. Il Ministero invece di destituire questi eroi del dovere si contenta di trasferirli. E una volta un Ministro che i regali se li faceva da sè coi regali degli altri, non avendo il coraggio di colpire per qualche ragione sua particolare, fece un telegramma a tutti i presidi con terribili minacce contro i professori che accettavano regali. E cosi per punire chi veramente meritava di esser punito offendeva vilmente tutta una classe, dove sono tante -persone studiose e onorate che affrontano qualunque sacrifizio, veri martiri ignoti, piuttosto che commettere un'azione disonorevole.
Anche a Catanzaro, come a Cosenza, molti anni prima del mio arrivo era stato assassinato un preside rettore. Ma, come già dissi, a Catanzaro con lodevolissima prudenza non gli avevano eretto un monumento, spauracchio di tutti i nuovi arrivati, il preside rettore di Catanzaro era stato assassinato anche lui da un cameriere, nello stesso convitto, di notte, nella sua camera. Egli aveva licenziato il cameriere per buone ragioni ; ma poi commise un errore che si suol ripetere molto frequentemente in simili circostanze, quello di permettere al cameriere licenziato che rimanesse ancora qualche giorno al servizio, per non fargli perdere le mance del Natale che era prossimo. Ma il cameriere, come accade sempre in questi casi, invece d'essergliene grato, profittò della pietà e dell'indulgenza del suo superiore per compiere contro di lui un'atroce vendetta. E una notte avendo il rettore l'abitudine di dormire con la porta semplicemente accostata, il cameriere s'introdusse in punta di piedi nella sua camera e avvicinatosi al letto io pugnalò. Pare che il rettore, destatosi sotto la furia dei colpi improvvisi, cercasse di salvarsi rifugiandosi sotto il letto, perchè