la mattina il suo cadavere fu trovato nascosto in gran parte appunto sotto il letto, e non venivano fuori che le gambe. Era stata tanto la ferocia con cui il cameriere aveva colpito, che sulle natiche del cadavere erano ancora due fosse prodotte dalle ginocchia dell'assassino.
Non ricordo bene come si potč riuscire a scoprire il colpevole; ma mi pare che appena commesso il delitto egli si recasse nello stanzino a pulire il coltello con la carta : quella carta insieme a una macchia di sangue che fu trovata sulle mutande, e precisamente al ginocchio dell'omicida, e l'essersi egli affrettato a cambiare i calzoni, che naturalmente dovevano essere pių insanguinati delle mutande, furono gl'indizi rivelatori.
Ripeto che il racconto di certi fatti non deve servire a ribadire quell'opinione che si ha da molti fuori della Calabria, e specialmente nell'Italia settentrionale, sull'indole dei calabresi, che si crede sian tutti portati al sangue e al brigantaggio : riputazione che fino a un certo punto gli abruzzesi dividono coi calabresi. Io non so bene se nei secoli passati i calabresi avessero davvero certe tendenze. Forse la riputazione non dev'essere stata sempre senza qualche fondamento, ma oggi la popolazione delle Calabrie e specialmente quella delle cittā si č fetta, assai pių mite e trattabile e i fatti di sangue sono molto rari; e non credo pių spessi che altrove. E poi la Calabria va esente da quelle due piaghe dell'Italia meridionale: la camorra e la maffia.
Gli studenti erano buoni, rispettosi e affezionati ai loro professori, ma non erano tutti molto curanti della nettezza degli abiti e della persona. Spesso li djvevo rimproverare perchč non s'erano lavato bene la faccia o forse non se l'erano lavata per niente affatto, o perchč uno, si crederebbe? non aveva nč colletto nč ca-