Testo OCR meta' superiore della pagina
Alì-LTLO II.
Sabato 29 Aprile 1Q76
IV. 35
PREZZI D' ABBONAMENTO
Ab»» . .
Semestre . Triitìeitre. tu ih ©se .
u 9
i> S
* 3
» 1 23
Per 1' Estero aumento delle spese postali
Un numero separato costa eent. 10.
POLITICO-LETTERARIO
Esce il Mercoledì e il Sabato IIST TERAMO
La Direzione' ed Amministrazione tono provvisoriamente presso la Tipografia ' del giornale
.Inserzione in 4a pagina cent. 10 per linea lunghezza di colonna - In 3a pagina ceni. 15 - Per più inserzioni si fa uno sconto - Le lettere affrancale e vaglia po« siali debbono essere diretti all' ufficio dot Corriere Abruzzese in Teramo.
JYo» si restituiscono i manoscritti.
La poetica d*lla settimana
In Spagna il ministro delle finanze ha presentato alcuni progetti di legge per far fronte ali*» grandi passività del bilancio, e un dispaccio ufficiale assicura che tutt' i creditori saranno pagati dal tesoro spagnolo. Una Giunta reale avrà cura di dare impulso alla vendita dei beni demaniali ed ecclesiastici, i cui prodotti si assegneranno alla diminuzione del debito pubblico. - Un altro dispaccio ufficiale, assicura r Europa liberale degli intendimenti dcJ Governo spagnolo intorno alla questione religiosa. Le tendenze reazionarie non trionferanno nè al* Congresso nè al Senato; nè venite mai offerta al Vaticano la conservazione integrale del concordato del 1851. Al Papa che chiedeva il ristabilimento dell' unità cattolica in Ispagna, Don Alfonso rispose che,
* * J--* pScrtattarA
biamo poche notizie sui progre5si di essa, ma pare che sino ad ora il Governo può tener testa agi' insorti. Al 23 le truppe governative erano state respinte da Oaxoca", ma avevano guadagnato terreno verso Puebla.
E scoppiata la guerra fra la repubblica di S. Salvador ed il Guatemala, a cui si unì anche 1' Honduras.
Il mondo politico erasi di nuovo agitato per le cose d' Oriente, specialmente riguardo alle intenzioni della Russia. Oggi legg'amo una dichiarazione ufficiale del governo dello Czar, destinata a calmare 1' agitazione. La nota dice che l'accordo delle grandi potenze sulla pacificazione è fermo e che le difficoltà prodotte dalle passioni e dagli ,ostacoli materiali non possono opporsi alla volontà dell'FuYopa. L'accordo sì è nuovamente affermato sulla cìrco-itanza che è intenzione della Porta d'invadere il Montenegro. 11 gabinetto russo invitò sùbito
do, assicurato il suo patrimonio, sia l'annuo prodotto speso secondo la mente del fondatore. Ora di tanto non possiamo dappertutto lodarci in questa provincia, perocché in molti luoghi i proventi annuali per canoni, censi, livelli ec. spesso mancano, perchè un amministrazione, benché ripetutamente eccitata, non ha avuto cura di rinnovare a tempo i propri titoli; un'altra ha lasciato scorrere moltissimi anni senza procedere alla rinnovazione degli affitti; onde ora i possessori dei terreni vantano diritto di allodialità o d'immovibilità; e tali fondi danno quanto forse non basta per la fondiaria;' un' altra non cura il rin-vestimento dei capitali ritirati; un'altra lascia infruttiferi pingui resti di cassa. Ove è prevalso l'elemento clericale si sono aumentate le spese di culto divino; dove per contrario si è visto un elemento opposto si sono tolte di botto alle Opere pie tutte le dette spese ancorché risultanti da legittimi legati afforzati da tavole di fon-
|
Testo OCR meta' inferiore della pagina
umuenze reazionarie non trionferanno nè al Congresso nè al Senato; nè venti* mai offerta ai Valicano la conservazione iutegrale del concordalo del 1851. ÀI Papa cho chiedeva il ristabilimento dell' unità cattolica in Ispagna, Don Alfonso rispose che, come monarca costituzionale, deve rispettare il \olo delle Cortes. - La questione dei [ueros farà risoluta con 1' imporre alle province basche il servizio militare e le tasse che gravano sulle altre provincie, ma si lasceranno loro tulle le libertà municipali e provinciali, e la sua organizzazione tradizionale. É, come si vede un mez/.o termine che prende il Governo spagnolo per non procedere a sbalzi nelle radicali riforme. Noi non potremmo perciò censurarlo. La resistenza del popolo basco a questo progetto sui (ueros è già cominciata; sinora è limitala nel campo legale; il Governo però deve star guardingo a non spingere molto a-Tanti il suo lavorio riformatore tra quelle popolazioni che sino a ieri furono il focolare della guerra civile.
Jn Francia, la Commissione del bilancio si è occupala del progetto Tirard relativo alla soppressione dell' ambasciata presso la Santa Sede. Il ministro degli esteri rispondeva dover la Francia conservare la sua posizione di nazione cattolica, e perciò esser rappresentata presso il capo della cattolicità. Del resto nemmeno ii Governo italiano fa insistenza per la soppressione di queir ambasciata, - soggiunse il ministro. Interrogalo quindi dalla Commis-fiooe, se acconsentii ebbe di elevare la legali me presso il He d' Italia ad ambasciata, ri-jfptoe che non avrebbe alcuna difficoltà, qualora il Governo italiano ne mostrasse desiderio, i - La questione Nigra è finita nominando il Ni-frs ambasciatore a Parigi.
ÌM W'-mìco continua la rivoluzione. Ab-
-vU ..ava a calmare 1 agitazione. La nota dice che l'accordo delle grandi potenze sulla pacificazione è fermo e che le difficoltà prodotte dalle passioni e dagli ,ostacoli materiali non possono opporsi alla volontà deH'FuYopa. L'accordo si è nuovamente affermalo sulla circo-itanza che è intenzione della Porta d'invadere il Montenegro. 11 gabinetto russo invitò subilo le cinque grandi potenze a dare ai loro rappresentanti a Costantinopoli istruzioni identiche, onde sconsigliare la Porta dall'azione della guerra. La Germania, V Austria, la Francia e P Italia risposero già a questo invito. Si ha ragione di attendere anche I' adesione dell'Inghilterra. Il Sultano incaricò il Ministro degli affari esteri di smentire qualunque attacco contro il Montenegro e dare ,(e assicurazioni che le misure militari presso Scutari sono soltanto di natura difensiva.
Le Opere pie n.
Esposta, senza molto dilungarci come pur sarebbe stato mestieri, la triste sorte toccata agli Impiegati dei già Consigli degli Ospizi, che ora sostengono un serviz o affatto governativo e con danni affatto simili agli altri, non vogliamo certo inferirne tutto il male che si verifica, ma neppure possiamo sconoscere che tolto ad essi ogni avvenire, ogni speranza di miglioramento le Opere pie non ne dovessero risentire alcun danno, perchè, come fu già più di una volta detto in Parlamento, non si può certo pretendere un esatto servizio da funzionari così maltrattati e non spinti al lavoro da altro che dalla coscienza del proprio dovere. E questa coscienza è pur troppo constatata in quelli della nostra provincia, come ne fanno fede gli atti del Consigtio Provinciale, della Deputazione e dei Prefetti. Ma torniamo al nostro assunto.
Un'Opera pia è bene amministrata quan-
per la fondiaria;' un' altra non cura il rinvesti mento dei capitali ritirati; un' altra lascia infruttiferi pingui resti di cassa. Ove è prevalso l'elemento clericale si sono aumentate le spese di culto divino; dove per contrario si è visto un elemento opposto si sono tolte di botto alle Opere pie tutte le dette spese ancorché risultanti da legittimi legati afforzati da tavole di fondazione. Dove il fratello del Presidente è speziale bisogna stanziare forti somme per medicine ai poveri ! Dove è maestro elementare è mestieri proteggere Iu istruzione pubblica! Dove il Segretario è parente o affiliato urge di aumentare smisuratamente lo stipendio e le spese di ufficio ! Su questo avviene qualche cosa di grave rimarco, giacché nei conti si ha a vedere che una Congregazione di carità che amministra cinque Opere pie con una rendita complessiva di oltre 10, 000 lire risultanti da centinaia di cespiti minutissimi, per cui abbisogna una fatica enorme sulla formazione dei bilanci e dei conti, spende il quarto di un' altra amministrazione efee ha il quinto della rendita e del lavoro. I monti framen-tari, dove più e dove meno, salvo poche eccezioni, do ventati cartolari, ed usufruiti da chi non ne avrebbe diritto; peggio ancora dei monti pecuniari. 1 suggerimenti della Deputazione provinciale ed i richiami del Prefetto son lasciati inascoltati; le decisioni sopra i conti non eseguite.
E tutlo questo o per inerzia, o per profitto, o per non disturbare il parente, o il partilo.
Vedremo in seguito da che provengano questi palpabili e riconosciuti danni.
Corriere agricolo
Conversazioni agrarie presso il Comizio di Teramo (Coni. vedi n. 3i)
Il prof. Celli, detto del caratteri della pebrina, e di quelli della flaccidezza; notato che amendue sì sviluppano nelle ultime olà, e in casa di forte infezione la prima si può svilup-
|