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non confermi tanto l'odio al mare a cagiona di paratali catastrofi, quanto il timore delle acque a causa dell'uni versala diluvio, che almeno ciò non possa riguardare se non pochi popoli litorali. E siccome questo argomento non A direttamente contro al viver nelle pianure, né può nulla provar contro alla difficoltà di vivere sulle ahure de' monti dopo le catastrofi del globo, cosi può ricever varie meno improbabili spiegazioni, specialmente quella tirata io campo da Tucidide e fatta buona dallo stesso Vico, cioè che per lo timor de*torseggi le nazioni greche tardi amarono di trarra » lor giorni per le costiere.
E ehe direm Ai coloro che ai popoli primitivi fanno mangiar gbtande, non altro che ghiande, e di quelle che menano esclusivamente le querce dei monti ? Ma stà', che spunta subito per questi salvati dall'ira divina sul*cucuzzolo dell* più alte montagne-1'età dell' oro, sicché spontaneamente stilli mele ogni tronco, e scorra latte ogni ruscelli)! Si vuol dunque star semplicemente alle fantasie poetiche, andandosi oltre il* dovere a buona fede ?
Ma, diranno alcuni, quando le acque del primitivo Me-diterraneo scolarono pei fessi dell' aceerchiante baluardo di scogli, le catene e le balze delle montagne che a foggia d'isole si estollevano, né da ghiacci eterni eran coperte, nè spoglie di vegetazione qua! nudo ossame agli uomini me* stravansi; perciocché si avvivavano da un'aere più temperalo e fecondante per ta ragione che il mare ne ricovriva le parti inferiori* Quando poi le dighe de'monti s'infransero, all'abbassamento* dteMe acque tenne dietro la malignità dell'aere fatto più leggiero e più freddo, onda nevi piogge e bufere, al terriccio vegetale, trascinato al basso dai torrenti, ed alle piante ed agli alberi successe la desolazione e la sterilità. Allora fù che i popoli vie vie moltiplicanti, non potendo ancora scendere alle pianure condannate ad un più tardivo rasciugamento» dalla loro eulla asiatica^ seguendo le catene de'monti, si diffusero per la superficie della terra. Che se i monti ne'tempi antichissimi, tapezzati alle falde da prati ubertosi e nelle vette ornati di un verde tappeto smaltato di fiori, presentanosi in ogni parte con