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eran pochissimo noti (1). Per questo noi non sappiamo quasi immaginarci, come Bailly, Buffon, Leibnizio siaa giunti a dire, che il settentrione e l'occidente sieno stati l'officina del genere umano. I Celti ed i Germani potevano venir fra noi,' ma in tempi recenti, ma per rapinare la misera Italia, come popoli barbari e feroci, e come coloro che ne'dirupi nativi non avean né piante nè frutti (2). Nè ciò noi diciamo per mostrare la barbarie de9 padri altrui, ma per ribattere le altrui menzogne ingiuriose intorno a'nostri padri, perchè almeno alla ol tracotanza della forza non ag-giungan quella, che gl'Italiani giammai non tollerarono, essendo sacra la difesa degli avi. Noi ci contentiamo di ri* spondere con le testimonianze irrefragabili della storia, che favellerà sempre altamente delle nostre glorie e delle miserie nostre. Perchè venirci ad insultare finanche dove possiamo aprir le labbra, e dir che almeno una volta siamo stati buoni a qualche cosa ? Ma ci si risponderà, che oggi non si vuole stare alla storia, sibbene alla filosofia. Noi non intendiamo, se la filosofia possa distruggere la storia ; e la filosofia nostra c'insegna, che, se i Celti fossero stati padri de'nostri popoli, sarebbero stati più anticamente civili degl'Italiani; vanterebbero monumenti antichissimi di civiltà, anziché avere caratteri di ferocia, di barbarie, finanche ai tempi umani del Cristianesimo; dentro a molti secoli che furono in Italia, per lo meno si sarebbero in parte civilizzati. Eglino d'altra parte non banno monumenti di civiltà, che dai tempi delle conquiste di Roma, o, quel che è peg~
Marcellino, 1.4 5, c. 4 4, dice delle regioni abitale dai Galli: Tempo-ribuspriscts cum laterent hae parte* ut barbarae tripartitae crederen-tur. Vedi ancora Cicerone, 1. I, c. XX delle Tusculane ; Strabone, 1. 2 ; Polibio, /«&. 3.
(4) Erodoto, 1. 3: De extremitatibus autem Europae^quid prò comparto referam, non habeo ; e 1. 4 : CeUae omnium in Europa ad solis occasum estremi sunt. Plinio , 1. IV, c. 44: Nam Germania multu postea annis nec tota percognita est. Strabone, 1. Ili: Extremi gentium harum ignari prope coeteris mortalibus degunt. Virgilio, EcL I. Et penila* tota diviso* orbe Britannos.
(2) Livio, 1. V: Traditur fama Gallos dulcedine frugum, màximeque vini . . . trascendisi Alpes, agrosque ab Etruscis antea cultos posse-disse et tnvexisse in Galliam vinum.