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pia franto e rinnovato, non fragrante di vaili'essenze j ma duro ed immobile, ma pregno di pestiferi miasmi; spenta la lttoe, ferma la danza de'Cieli, ovunque la gelid'ala di morte batterebbe. Ma, se il moto generale delle cose risulta da qaello degli esseri particolari essenzialmente attivi gli uni sugli altri, il moto delle società nasce da quello d'ogni individuo, perché ciascuno é tratto irresistibilmente da una interna forza che spingelo al meglio, che al perfezkh namento lo trascina. L'uomo, poiché non è unito immedia** temente all'essere perfetto, all'immensurabil mare della vita, perchè le sue forze morali ed intellettuali per somministrazione e derivazione immediatamente non sono dalla divinità ripiene, ha una difettuosa e misera natura, e perciò debbe aver necessariamente vuoti e desideri. Son questi appunto i principali motori della vita sociale verso una meta indefinita, cui ci guidano direttamente le idee soprassensibili, elementi e norma dell'umana civilizzazione, come le nostre facoltà volontarie e intellettuali ne sono le levi ed elementi fattori. Se adunque gli etementi del progresso umano sono i vuoti, i normali sono le idee sopras-seapibili ed i fattori sono le facoltà dell'anima, par che per triplice guisa il genere umano è traportato con sempre crescente forza ad un mondo ideale, al regno di Dio! Tende egli ad un bello infinito, ad un vero infinito, ad un tuona infinito: egli da questo velo ravvolto ha un barlume del regao celeste per mezzo delle idee soprassensibili, ne sente un vuoto e si studia di riempirlo, ed ha le facoltà e fòrze di farlo ; pqr quanto è concesso alla sua natura finita. I naturali nostri desideri adunque, in che hanno radice le untane passioni, non pure ci spingono continuamente a procurarci un migliore benessere nella persona, ma princi* palamite alla espansione, alla fama ed all'ambizione da una parte, ed a conformarci al mondo ideale dall'altra. Come poi le idee soprassensibili che sono il gran patrimonio del genere pmaho, non hanpo limiti, ed illimitato ancora è il nostro perfezionamento, cosi li nostri desideri son sempre attivi, perché tendenti sempre ad una metà, ove nommai pienamente si giunge-, e le nostre facoltà non cessan mai
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