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tinum^ postquam virilem aetcUem altigitj factum esse regm Aborigenum (1).
III. Lavinio si dice fondata in onore dì Lavinia, ed ivi ebber la prima sede i Penati samotraci. Appresso vedremo il nesso degli Aborigeni cogli Umbri coi Lignri e cogli Ausoni.
§. 65. Gli Aborigeni sono antichissimi abitatori d'Italia, sicché, sebbene gente famosa presso V antichità, la loro origine fu sempre ricoverta da dense tenebre. Eglino si tennero per gli autottoni d'Italia.
I. Giustino, 1. 43. dice : Ilaliae cultores primi Aborigene* fuerej quorum rex Salurnus.
II. Catone presso Servio, En. I, v. 6 : Primo Italiam te-nuisse quosdam^ qui appeilabantur Aborigines.
III. Giustino, 48 , I: Ilaliae cultores primi Aborigines fuere.
IV. Festo, in voce: Aborigines appellati suntj quod erran• tes convenerint in agrumj qui nunc est populi Romani:. fuit enim gens antiquissima Ilaliae.
V. Sallustio, Catil., c. 6: Aborigines, genus hominum agreste j sine legibuSj sine imperioliberum alque solutum. Ciò, dove non sia falso in gran parte, come noi crediamo, o piuttosto un effetto dell'indole senofila e sensibile della gente Aborigena, non può verificarsi, che in un popolo antichissimo, od immobile.
VI. Dagli antichi i Latini e gli Aborigeni antichissimi ebbero il nome di Cosci e di Prisci (2).
VII. Tra i più antichi Latini sono da annoverare i popoli Faunigeni, denominati da Fauno (3), e Virgilio fa nascere questi Fauni dal tronco delle querce e delle elei degli Abruzzi, o piuttosto anteriormente ai popoli conosciuti dalla storia finge in Italia degli uomini indigeni, viventi
vita beata sotto il nome di Fauni e di Ninfe:
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Alcuni, presso Varrone, L. L. 1. IV. 8, danno Pallanzia, figlia di Evandro, per moglie a Latino.
(2) Presso Servio, En. I, v. 40; Vili, v. 328. Vedi Sezione li, c.
II, p. 57.
(3) Sezione li, c. II, p. 89.
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