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ducentes originemj Sacrarne appellalo». Nam Sacrati sunt Mairi Deorum Corybantes. Ala Saqranas acies Ardeatum volutila qui aliquando cum pcstUentia laborarentj ver sacrum vo-vérunt. Unde Sacrarti dicli sunt.
VII. Servio, En. I, v. 5: Latinum autem dicium est, quia illic Saturnus laluerit. Virgilio Vili, 322 ; Ovidio, Fasti, I, 238, dicono lo stesso. Si dice che Saturno avesse sposato Lazia, od Enotria figlia di Latino (1).
VIIL Solino fa venire gli Aborigeni ed i Palanzi Arcadici dai dintorni di Rieti. Lo stesso dice Varrone, 1. IV, c. 10, presso Dionigi di Alicarnasso, 1.1. Lo stesso dice Festo.
IX. Servio, En. Vili, v. 51 : Ipse autem Evander... . pulsis AboriginibuSj tenuit loca* in quibus nune Roma est.
X. Alcuni dicono che Latino sposò Roma, donna venuta coi Trojani, e che i suoi figli Romolo e Remo avessero dato il nome della madre alla città di Roma; secondo altri educò Romolo e Remo, figli ovvero nipoti di Enea, presi in ostaggio; secondo altri, la sua figlia Elettra ebbe Romo, conditore di Roma, da Italo (2).
XJ. Tra i frammenti di Porcio Catone riferiti da Priscia-no e perciò genuini si ha: Agrum, quem Volsci habuerunt> campestri» plerus ^ Aborigenum fuit. Ivi furono varie città ausoniche, ed alcune che si dissero fondate per Saturno, e che ci presentano quasi tutti i caratteri di città latine ed aborigeniche.
(<) Sai sacrifici a Giove Laziale vedi Staziano, Adv> Grecos, fra le opere di S. Giustino. (2) Dionigi di Alicarnas., 1. II, p. 154.
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