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del Danubio vicino agl'Istriani, cosicché vart tra la Sava ed il Danubio li collocarono ( 1 ).
§. 68. Agl'Iperborei si attribuisce non solo il vento Aquilone, ma uua grande felicità, onde Plinio dice di essi: Gens foeltXj, si credimuSj annoso degit aevOj fabulosi* celebrata mira-culis (2); e Pomponio Mela: DiuliusquamuUimortaiium et beatius vivunt (3). Da ciò Eschilo nelle Goefere:
Ben più dell'oro preziosa, o figlia, Sorte miglior dell'Iperborea sorte Augurando tu vai, mà doppio invece Di sventura flagello intorno fischia.
Uno de'principali epiteti di Apollo era quello dJ Iperboreo; che anzi gl'Iperborei si tennero per tanti sacrificatori di questa divinità (4), per fondatori del tempio di Apolline in Delfo (5), ove mandano delle offerte (6), come ne mandavano delle altre ad Apoltine di Delo col mezzo dei Pelasgi di Dodona (7). Gli stessi Babilonesi volevano imitare gl'Iperborei nel sacrificare ad Apollo. Essendo questa divinità tipo dei Siri ed Assiri, ed adoratissimo da tutti i Calcidensi ed Abantici, possiamo riferire gl'Iperborei alla
(4) Eschilo e Pindaro, luoghi citati: Magnus Klein, Dissertato des Hyperboreis, I,
(2) Lib. IV, c. 42.
(3) Lib: III. c. 5.
(4) Secondo Ecateo presso Diodòro Siculo, 1. II, eran per la più parte musici, ed ogni dì cantavano le lodi di Apolline.
(5) Pausania, in Phocicis. Antigono, JWrab. narrai, congeries, n. 64, dice, che Latona sotto forma di lupa andava ogni 4 2 giorni In Delfo dagl'Iperborei, dal che ne avvenne che ivi le lupe ogni anno partorivano 42 dì.
(6) Callimaco ed Erodoto, 1. IV, 32.
(7) Apollo era Dio tutelare dell' Eubea, secondo Strabone 1. X : Apollo dall'Eubea conduceva gli abitanU in Coma, secondo Stazio , 1. VI, Sylve Virgilio, En. 1. VI, v. 4 7.
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